A breve scadranno i contratti dei sanitari assunti per far fronte alla pandemia: 35 infermieri e una quindicina di oss resteranno senza lavoro.
“Eroi dimenticati”. Si definiscono così, gli infermieri precari dell’Asp Potenza, che al grido di “No al licenziamento, sì alla stabilizzazione” si dicono pronti a manifestare davanti alla sede della Regione. E per sensibilizzare i cittadini hanno pubblicato su Facebook un video (guardalo) che ne testimonia il grande impegno durante la fase più critica della pandemia da Covid.
Assunti per tenere in piedi un sistema che rischiava di collassare, questi infermieri si sentono ora trattati come zavorre. L’Asp ha infatti presentato un corposo piano di assunzioni, tagliando però fuori molti di loro e anticipando ai sindacati che, dal 1° ottobre ed entro la fine di dicembre, la maggior parte dei contratti a tempo determinato non sarà rinnovata.
Si tratta di personale che ha maturato i requisiti per la stabilizzazione, ma 21 saranno infermieri torneranno a casa alla fine di settembre e altri 14 entro la fine di dicembre. A fine 2023 ci saranno quindi 35 posti di lavoro in meno. Una problematica che investe anche gli oss: si parla di circa 15 unità che dal 30 settembre potrebbero non lavorare più.
“La nuova direzione generale della Asp ha affermato di dover inevitabilmente intraprendere questo percorso in considerazione del tetto di spesa sul personale – spiegano Giuliana Scarano, Sandra Guglielmi (Fp Cgil Potenza) e Raffaele Pisani (Uil Fpl Potenza) -. Ma a nostro parere questo percorso non guarda al futuro e, soprattutto, non tiene conto di una serie di promesse fatte in primis dalla Regione Basilicata ai tanti professionisti che attendevano risposte da anni”.
Ricordano i sindacalisti: “Era stato lo stesso assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli, ad affermare che nessun operatore che aveva prestato la sua professionalità durante il Covid sarebbe uscito dal sistema”. E invece, a quanto pare, non sarà così.
Redazione Nurse Times
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