A oggi risultano assunti 1.039 dei circa 1.500 operatori socio-sanitari di cui l’Azienda necessitava. C’è il rischio di perdere il posto alla scadenza del contratto.
Che fine faranno gli operatori socio-sanitari che attualmente lavorano con cosiddetto “contratto Covid”, basato sulla graduatoria del concorso 2018, una volta scaduto lo stesso, tra novembre e dicembre? Se lo chiedono in molti, a Torino, dove è attiva una graduatoria con circa 450 oss in attesa di assunzione. Prima della preselezione, infatti, il fabbisogno dell’Asl era di almeno 1.500 operatori, ma ad oggi ne risultano assunti 1.039. Ora temono di essere messi da parte, vedendo sfumare la possibilità, tra l’altro data per certa, di un’assunzione a tempo indeterminato.
“Siamo stati chiamati a ottobre dell’anno scorso con contratto a tempo determinato di 12 mesi per far fronte alla seconda ondata Covid – spiegano alcuni operatori socio-sanitari -. A marzo dell’anno scorso, però, sono stati fatti bandi Covid esterni alla graduatoria del concorso, giustificati, è stato detto, dall’emergenza pandemica. Ora chiediamo che la graduatoria approvata nel 2018 sia prorogata, e quindi non siano utilizzate graduatorie di altri concorsi, anche fuori regione, visto che la nostra non è ancora stata esaurita”.
Inoltre l’ultimo anno ha visto un forte rallentamento, per non dire un blocco totale, delle assunzioni a opera dell’Asl, dovuto all’utilizzo di personale proveniente da agenzie interinali e cooperative. “Il Covid – dicono ancora gli oss – non ha fatto altro che peggiorare la situazione, perché i fondi sono stati stanziati, ma il personale è utilizzato per coprire i posti Covid free. E il personale è assunto non pescando dalla graduatoria del concorso oss 2018, ma con bandi di contratto Covid di 12 mesi, da marzo 2020 a marzo 2021, poi rinnovato fino al 31 dicembre di quest’anno. Senza dimenticare che, vista la richiesta la disponibilità immediata, la maggior parte degli oss del concorso 2018 hanno lasciato un contratto a tempo indeterminato, perdendo anche il denaro per mancato preavviso di licenziamento”.
Redazione Nurse Times
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