La manifestazione ha avito luogo lunedì ad Andria. Confermata anche quella del 9 gennaio a Bari.
Come da programma, lunedì 31 dicembre i sindacati regionali e territoriali di categoria del pubblico impiego Cgil, Cisl, Uil Fsi e Nursing Up hanno manifestato sotto la sede della Asl Bat, ad Andria, per chiedere la proroga dei contratti di circa cento infermieri in scadenza il giorno stesso. Scopo dell’iniziativa: garantire i livelli essenziali di assistenza e il diritto alla salute dei cittadini del territorio. Confermata, inoltre, la manifestazione regionale degli stessi sindacati prevista a Bari, sotto la sede della Presidenza della Regione Puglia, il 9 gennaio 2019.
I sindacati sono stati ricevuti dal direttore amministrativo della Asl, Giulio Schito, e hanno esposto le loro preoccupazioni, anche alla luce delle disposizioni emanate dalla direzione generale il 28 dicembre. Disposizioni di mobilità non in direzione della compensazione delle carenze, ma in direzione d’urgenza. Il che conferma ciò che i sindacati stanno ribadendo, ossia la necessità di garantire i Lea.
Informa una nota sindacale: “Ribadiamo il concetto che non può essere possibile mandare a casa dal 1° gennaio circa 100 infermieri. Bisogna rendersi conto dell’esigenza di dover garantire la continuità assistenziale, prevenire interruzioni di pubblico servizio e i Lea, anziché assumere da un avviso pubblico altri infermieri, disperdendo cosi l’esperienza acquisita dagli attuali infermieri, che si stanno mandando a casa anche su specifica indicazione del livello regionale, in accordo e intesa con quanto concordato con altra sigla sindacale, assente alle manifestazioni, soprattutto sull’Asl di Bari.
Prosegue la nota: “I sindacati hanno rappresentato la circostanza rispetto alla quale la direzione generale sta emarginando il ruolo costruttivo, nell’interesse del lavoro e dei cittadini, rappresentato da Cgil, Cisl, Uil Fsi e Nursing Up a favore di una sola sigla sindacale e certamente per altri obiettivi. Così come abbiamo rappresentato che la partita non si conclude oggi, perché esistono gli strumenti contrattuali del Ccnl per riassumere con uno stop tecnico gli attuali infermieri, soprattutto nel momento in cui i livelli regionali, a partire dal presidente nonché assessore alla sanità Emiliano, si renderanno conto della giustezza delle nostre rivendicazioni a favore e a difesa del lavoro e dei diritti dei cittadini, e quindi della salute nell’Asl Bt e in Puglia”.
Massimo Randolfi
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