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Aou Vanvitelli, infermieri idonei del concorso ancora in attesa di assunzione: “Calpestati i nostri sacrifici”

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Asl Lecce, indetta manifestazione unitaria del personale precario
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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, con cui i 100 interessati protestano per la “stabilizzazione a tempo indeterminato di coloro che hanno come requisito solo 18 mesi di servizio nel pubblico”.

Noi idonei del concorso per 100 infermieri espletato dall’A.O.U. Vanvitelli, nonostante la presenza della nostra graduatoria a tempo indeterminato già attiva da novembre 2021, vediamo ancora una volta i nostri sacrifici calpestati nell’indifferenza delle istituzioni che avrebbero dovuto tutelarci.

L’Azienda, autorizzata dalla Regione Campania, oltre ad aver prorogato i contratti di personale a tempo determinato reclutato tramite avviso pubblico fino al 31/12/2022, ha emesso una nuova delibera (n. 531 del 25/07/2022) con la quale procederà alla stabilizzazione a tempo indeterminato di coloro che hanno come requisito solo 18 mesi di servizio nel pubblico.

Un’amara costatazione, ancora più spiacevole perché, dal confronto tra i nominativi delle persone che saranno stabilizzate con quelli della graduatoria finale del concorso e quelli della prova iniziale ammessi/esclusi alla prova scritta, si rileva che su 62 persone da stabilizzare: 13 infermieri sono idonei in graduatoria; 46 infermieri hanno partecipato al concorso senza superare neanche la prova preselettiva.

In pratica, chi non ha superato nemmeno la prova preselettiva del concorso sarà assunto a tempo indeterminato tramite stabilizzazione per aver lavorato per soli 18 mesi nel pubblico, mentre per chi ha superato la prova preselettiva, scritta, pratica e orale, non scorrerà la graduatoria. In questo modo si stanno penalizzando diverse persone che per svolgere la propria professione sono andate fuori regione, hanno affrontato comunque la pandemia Covid, ma lontano dai propri cari. Persone che, invece di partecipare a un avviso pubblico a tempo determinato, hanno speso tempo, impegno e denaro per un concorso pubblico a tempo indeterminato, per il cui espletamento sono stati spesi fior di soldi pubblici.

La questione va affrontata sulla base dei principi di onestà intellettuale e trasparenza, e non generalizzata, etichettandola come “lotte intestine” tra professionisti che, con uguale impegno e misura, hanno affrontato una pandemia globale, ma che nei fatti hanno ricevuto un trattamento differente e non basato sul diritto meritocratico garantito per legge dalla procedura del concorso pubblico per titoli ed esami.

Per una reale tutela di TUTTE le parti coinvolte la procedura di assunzione avrebbe potuto interessare in parti eque idonei e avvisisti, tutelando anche i molti interinali che attualmente lavorano in Azienda e per i quali non esiste alcun documento riguardante i contratti di lavoro, e la pianta d’organico nell’Albo Pretorio online (Amministrazione trasparente).

Noi idonei chiediamo con veemenza:

  • lo scorrimento delle graduatoria a tempo indeterminato, in quanto il concorso è stato bandito, programmato e concluso prima della Legge di Stabilità, che permette, ma non obbliga, l’assunzione dei precari con 18 mesi di servizio, nei quali molti colleghi hanno trovato un binario preferenziale per svolgere un incarico pubblico a tempo indeterminato, in breve tempo e senza svolgere regolare concorso;
  • l’impiego delle risorse presenti in graduatoria rispetto ad altre assunte tramite agenzia per la somministrazione di lavoro a tempo determinato (interinali) o assunti con contratti di collaborazione.

Ma soprattutto chiediamo risposte. Perché utilizzare risorse economiche per un concorso a tempo indeterminato con relativa graduatoria (ampliando a 165 vincitori appena terminato il concorso e non facendo scorrere per idoneità), caricarla in ritardo sulla piattaforma SINFOPERS, rifiutando tutte le richieste di convenzioni da altre aziende, e procedendo in contemporanea con il rinnovo di avvisi pubblici e poi stabilizzazioni senza attingere da una graduatoria già attiva? Ai posteri l’ardua sentenza.

Redazione Nurse Times

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