Home NT News Alba, la telemedicina per curare malattie renali e ferite complesse
NT NewsPiemonteRegionali

Alba, la telemedicina per curare malattie renali e ferite complesse

Condividi
Alba, la telemedicina per curare malattie renali e ferite complesse
Condividi

 L’Asl Cn2 ha raggiunto ottimi risultati grazie al programma eViSuS, che permette di collegare a distanza infermieri e pazienti.

Eseguire la terapia peritoneale, così come la cura delle piaghe da decubito, non più in ospedale, ma a casa. Succede già ad Alba col programma eViSuS, modello di telemedicina a distanza applicato alla dialisi peritoneale e alla vulnologia (la cura delle ferite complesse). Un servizio che permette al paziente di effettuare, grazie a un periodo di formazione molto semplice, di poter provvedere in autonomia alla propria terapia giornaliera.

Si tratta di un modello unico in Italia: grazie a una tecnologia avanzata, un infermiere collegato dal reparto di dialisi col domicilio dei pazienti può gestirne quattro contemporaneamente più volte al giorno. I pazienti, dal canto loro, mettono in pratica la procedura indicata in tutta comodità e sicurezza, “chiacchierando” nel frattempo con l’infermiere. Senza dimenticare che questo modello organizzativo permette un risparmio di 15mila euro annui per ogni paziente.

A rendere possibile tutto ciò è stato un bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che per due edizioni successive ha finanziato il progetto, permettendo all’Asl Cn2 (Alba e Bra) di raggiungere ottimi risultati. “L’aspetto fondamentale di questo modello organizzativo – spiega il direttore della struttura di Nefrologia, Giusto Viglino – è che il paziente può gestire in autonomia la propria malattia, gravando in maniera assai minore sui famigliari e riducendo anche i rischi rappresentati dai trasferimenti verso e di ritorno dall’ospedale.

Aggiunge Giovanni Torre, dirigente medico della Chirurgia di Bra: “Le ulcere cutanee colpiscono in Italia circa 2 milioni di persone, spesso sole e anziane. Il loro trattamento richiede accessi ambulatoriali frequenti, scarsamente gestibili in pazienti che hanno perso la propria autonomia o risiedono in aree rurali disagiate. In questo contesto la telemedicina svolge un ruolo decisivo, annullando le distanze e facilitando la continuità assistenziale. La nostra Asl è stata tra le prime a credere nella telemedicina applicata alla vulnologia, sostenendomi nella creazione di un ambulatorio virtuale che oggi mi permette, in collaborazione con il servizio delle Cure primarie e domiciliari, con i reparti e con le Rsa, di monitorare con maggiore frequenza i pazienti, pur riducendo i loro spostamenti.

Conclude Massimo Veglio, direttore generale dell’Asl Cn2: “Non ci sono, almeno in Piemonte, gestioni di assistenza a distanza così strutturate e con una tecnologia così avanzata come quella di Alba. Un progetto di grande significato per malattie come quelle renali e per la cura delle ferite complesse, che necessitano di medicazioni continue”.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.lavocedialba.it

 

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT News

Manovra 2025: gli emendamenti in tema di personale sanitario

I numerosi emendamenti alla Legge di Bilancio presentati nelle ultime settimane potrebbero...

Bonus Natale per i lavoratori dipendenti: un incentivo controverso
NT News

Bonus Natale, si lavora al raddoppio della platea di beneficiari

Il Governo sta valutando un’estensione della platea del cosiddetto Bonus Natale, il...

LazioNT NewsRegionali

Ragazza morta dopo rinoplastica a Roma: indagati due medici famosi sui social

Due medici chirurghi sono finiti nel registro degli indagati per la morte...