“Nel sistema sanitario vorrei vederci i valori primari dell’uomo, delle persone. La salute è un sistema complesso, ma semplice allo stesso tempo, che va trattato con la giusta cura. Purtroppo si fa fatica spesso ad organizzarsi, a tenere sotto controllo alcune funzioni umane quali i personalismi , il guadagno a tutti i costi, la speculazione, il business, e spesso ci si ritrova impantanati in logiche che tutto sono tranne che affini alla salute delle persone. Si dovrebbe fare di più e meglio, soprattutto per il rispetto del malato da tutti i punti di vista. E’ un discorso lungo, al centro bisogna mettere le persone sia sul piano fisico che su quello emotivo e intellettuale” queste sono le parole di una persona che fa il comunicatore e vorrebbe farlo meglio attraverso la radio, la tv e nella vita di tutti i giorni; Alan Palmieri, ex conduttore di Radio 105 e RTL 102.5, ora direttore artistico e station manager di Radionorba, parla degli infermieri in una intervista per Nurse Times.
“L’infermiere è un professionista che ha valori molto importanti: rappresenta il primo contatto con il paziente che continua anche durante la lunga degenza. Il medico decide cosa fare, come intervenire, ma l’infermiere prende il paziente in consegna e gli garantisce assistenza e supporto durante tutto il periodo di degenza. L’infermiere è un punto di raccordo tra il medico e il paziente, un intermediario, lo dico da diverse esperienze personali, sia dirette che indirette che lo testimoniano”.
Il sistema della formazione, secondo Alan Palmieri, è fondamentale per permettere alle persone di avere punti di riferimento, ed investire del tempo per la propria professionalità. Pur non conoscendo nei dettagli vari programmi e i percorsi universitari infermieristici, Palmieri pensa che sarebbe importante continuare ad aggiornarsi, migliorarsi, crescere, scoprire cose e tecniche nuove, riuscire meglio a mettersi in contatto col paziente, saper gestire maggiormente la mediazione con tutti gli attori della struttura sanitaria, perché spesso, per fare la differenza, è necessario andare oltre i, seppur fondamentali, titoli di studio in sé; ci sono tante altre componenti come l’umanità, la capacità di ottenere la fiducia del paziente, l’altruismo, le varie modalità nel curare il malato.
“Per quanto mi riguarda, ho vissuto in prima persona un’esperienza esemplificativa con mia madre, che è stata ricoverata lo scorso anno. Ha avuto un’operazione abbastanza delicata; eravamo tutti preoccupati, e una delle infermiere che l’ha accompagnata in sala operatoria, con la sua carica di positività ed empatia, è riuscita a far sciogliere le tensioni. Ho riflettuto in quel momento sulla forza e sull’ importanza che deve avere una persona così vicina a chi ha bisogno d’aiuto, anche se per lavoro. Questo tipo di approccio può fare la differenza”.
La ricetta di Alan Palmieri per il sistema sanitario sta nella razionalizzazione e nell’ ottimizzazione generale, dalle forniture, alla gestione del personale, a tutta una serie di dinamiche che hanno a che fare con questo complesso mondo della sanità, perchè qualsiasi cosa possa essere migliorabile.
Concludendo l’intervista saluta gli infermieri : “Ricordatevi che reggete una delle funzioni più importanti a livello sociale, siete presenti nei momenti più delicati della vita delle persone, quando si è preoccupati per la propria salute o per quella dei propri cari, quando si vive un disagio. Sono situazioni molto delicate, siatene consapevoli e orgogliosi di questa responsabilità’”.
Savino Petruzzelli
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