L’insolita scelta di Jocelynn James, donna che ha allungato la vita all’ex “nemico” poliziotto.
Tredici anni fa Jocelynn James era una tossicodipendente che entrava e usciva di prigione (dal 2007 al 2012 è stata arrestata ben 16 volte per furto e reati legati alla droga) e a cui non importava nulla di vivere o delle persone che aveva intorno. Poi la svolta. Una volta toccato il fondo, complice l’ennesimo soggiorno forzato in una galera dell’Alabama, Jocelynn ha capito che era arrivato il momento di rimettersi in carreggiata e di disintossicarsi e, dopo otto anni fuori dai guai, non solo c’è riuscita, ma è pure diventata un’eroina, donando un rene all’ex poliziotto che più di una volta l’aveva sbattuta in cella e salvandogli così la vita.
Alla fine dell’anno scorso, infatti, l’agente Terrell Potter, oggi in pensione, aveva scoperto che il suo rene stava cedendo e che aveva bisogno di un donatore, ma i medici lo avevano avvertito che l’attesa sarebbe potuta durare anche sette-otto anni. Il che aveva spinto la figlia a pubblicare un appello su Facebook nel tentativo di accelerare le cose. Quel post era poi finito sotto gli occhi della James, che oggi gestisce un’associazione no profit per aiutare le donne a curarsi. Una volta accertata la perfetta compatibilità con Potter, la donna ha agito di conseguenza e senza nemmeno pensarci più di tanto.
Il trapianto è stato eseguito con successo lo scorso 21 luglio e ora Potter ha trovato nella James non solo un nuovo rene, ma anche una famiglia. «È come se avessi un’altra figlia – ha spiegato all’emittente KTBC – ed è diventata parte di noi. Si è creato un grande rapporto e abbiamo un legame che può durare per sempre, non c’è dubbio su questo. Se mi avessero chiesto una lista di cento persone che avrebbero potuto donarmi un rene, il suo nome non ci sarebbe stato. È semplicemente incredibile che fosse disposta a farlo e il suo gesto mi ha allungato la vita».
Dal canto suo, in questa storia così incredibile, la James ci ha visto un disegno divino. «Dio mi ha risanata dall’interno – ha detto – e l’essere stata in grado di dare a un altro essere umano un rene per prolungare la sua vita è davvero gratificante. Vorrei che tutte le persone si rendessero conto che là fuori c’è un aiuto per tutti e che non bisogna mai perdere la speranza, neanche nei momenti più bui».
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere della Sera
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