Che nel periodo estivo gli ospedali di tutta Italia, ostinatamente a corto di personale, obblighino il personale e soprattutto gli infermieri (la categoria più sfruttabile per eccellenza) a svolgere turni da denuncia e a fare un po’ di tutto per compensare le carenze, è cosa nota.
Così, però… Non sarà un po’ troppo? Perché all’Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, come riportato da adriatico24ore.it, sembra che il rapporto infermiere pazienti sia qualcosa come 1 a 38.
Il pentastellato Peppino Giorgini, consigliere nella regione Marche, ha infatti riferito di aver ricevuto una segnalazione piuttosto inquietante in merito a un disservizio che avrebbe avuto luogo nel reparto di ostetricia e ginecologia: “Ho ricevuto una chiamata di aiuto la mattina del 9 agosto 2018. La persona che mi ha telefonato mi ha detto che nel reparto di ostetricia e ginecologia era di servizio una sola infermiera che doveva assistere 24 mamme (tra partorienti e in attesa di partorire) e 14 neonati.
Nel pomeriggio mi sono recato dal comandante della Guardia di Finanza di Porto d’Ascoli a denunciare quanto mi era stato riferito, invitandolo a verificare.”
Nel turno pomeridiano, però, era tutto nella norma: “Le Fiamme gialle si sono recate nel reparto dell’ospedale civile alle ore 19, dove hanno trovato due infermiere stabili e una che girava, per cui non potevano procedere”.
Falso allarme, quindi? Il consigliere non ne è convinto: “Io non ero a conoscenza che all’ospedale gli infermieri fanno i turni di mattina e di pomeriggio. Evidentemente il turno di pomeriggio era nella norma”.
Oppure chissà, adoperando la fantasia… Magari l’inossidabile amicizia che qui nel bel paese, troppo spesso, lega controllori e controllati avrà ancora una volta prodotto dei nuovi ed indimenticabili attimi di solidarietà…?
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