Il volto sorridente e in mano un filo, come se fosse una sarta. Disteso davanti a lei sul tavolo, in una stanza del servizio di Anatomia e istologia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi, c’è il cadavere di un uomo. E’ lo scatto pubblicato sui social da Isabella Greco, tecnico sanitario e coordinatrice tecnica di laboratorio. Uno scatto, postato quasi due anni fa sul suo profilo social, che la ritrae nell’atto di ricucire parti del corpo dell’uomo.
Nel post, datato 1° maggio 2023, la donna appare con camice e mascherina. A corollario, una frase riferita alla Festa dei lavoratori: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un’artista. Buon 1° maggio a tutti”.
La rivolta dei colleghi e l’indulgenza della commissione sull’idoneità della dottoressa
Inevitabili le polemiche. Come inevitabile è stato il procedimento disciplinare, culminato con la sospensione di sei mesi dal servizio. E quando la dottoressa Greco è tornata in reparto sono stati i suoi colleghi a ribellarsi. Otto tecnici di laboratorio, su un totale di nove, hanno chiesto il trasferimento in blocco a un altro reparto per “incompatibilità ambientale”. Richiesta affiancata da una caustica nota del personale medico, che lamenta una situazione “caratterizzata da un alto livello di nervosismo tra i dipendenti” e un “ambiente di lavoro divenuto insostenibile”. Anche a causa dell’attenzione dei media, che ha aumentato “il livello di stress per i restanti membri del team”.
A surriscaldare ancora di più gli animi è stata la valutazione con il massimo dei voti della dottoressa Greco, che in un contesto sempre più attraversato da turbolenze non avrebbe stranamente tenuto conto del procedimento disciplinare e del successivo atto sanzionatorio. Non solo. A questa promozione a pieni voti è seguito il verdetto positivo emesso di recente da un’apposita commissione sull’idoneità della capotecnica valutata nel quadriennio 2021-2024.
Un epilogo che alle orecchie di molti suona come un sorprendente atto di indulgenza, sul quale ora potrebbe aprirsi una delicata partita a scacchi con i commissari. L’ipotesi che questi vengano chiamati a dare conto delle loro conclusioni non sembra peregrina. Nel frattempo la dottoressa Greco, cooptata dalla Uil con l’esplicito intento di tutelarne la dignità di lavoratrice, ha avviato la campagna elettorale per le elezioni a rappresentante Rsu. I “santini” elettorali con il suo volto in posa sorridente sono già online.
Redazione Nurse Times
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