Una tecnica mini-invasiva, senza circolazione extracorporea e senza aprire il torace del paziente, è stata sperimentata con successo alle Molinette dall’équipe del cardiochirurgo Rinaldi su un paziente di 54 anni colpito da un infarto esteso. L’uomo, in lista d’attesa per il trapianto era affetto da cardiomiopatia ischemico – dilatativa e da aneurisma anteriore.
Il nuovo intervento – realizzato in collaborazione con il cardiologo Maurizio D’Amico – permette, senza incidere il torace ma passando con una sonda attraverso la giugulare, di ridurre con una sorta di «lifting» la superficie del cuore malato: si rimodella il ventricolo riducendone il volume del 25-35% e restituendo una più naturale contrattilità al muscolo .
Tratto da La Stampa
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