Emergenza servizio ADI di 3° livello: l’associazione Le Rondini, per estrema protesta, ha annunciato oggi il rifiuto totale dell’assistenza.
Nei giorni scorsi ci siamo occupati della situazione dell’Adi di 3° livello nel Sulcis, riprendendo le denunce che puntualmente arrivavano dall’associazione onlus “Le rondini”, composta dai pazienti e dai loro familiari. Le loro proteste non sembrano fermarsi e vanno avanti. NurseTimes si impegna a seguire tutte le fasi di questa protesta auspicando una rapida risoluzione che riporti le esigenze dei pazienti al centro dell’agenda politica del presidente della regione Sardegna.
Ci rivolgiamo direttamente al presidente della regione Francesco Pigliaru, affinchè riceva una delegazione dell’associazione “Le rondini” e avvii con loro un dialogo, riportando l’azione politica verso una risoluzione di quelle criticità più volte denunciate dai parenti dei pazienti in Adi di 3° livello.
Finchè non ci saranno aperture la protesta dei pazienti andrà avanti, riportiamo il loro comunicato:
“L’Associazione le rondini composta dai parenti e familiari dei pazienti in adi di 3° livello in asl e i pazienti stessi comunicano che non avendo avuto nessun riscontro positivo ad oggi rispetto alla grave situazione che si è creata a causa della riorganizzazione del sistema adi di 3° livello con la asl n. 7, inizia da parte nostra una protesta basata sul rifiuto totale dell’assistenza sia medica che infermieristica, che proseguirà in mancanza di risposte con lo sciopero della fame. Le cause che ci hanno portato ad una decisione così drastica sono ben note, ma le soluzioni tardano ad arrivare. Il silenzio delle amministrazioni e autorità stesse ci lascia sconcertati di fronte a questo grave problema”.
Giuseppe Papagni
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