Come segnalato in un precedente articolo, in Italia e nel mondo è diventata una vera e propria piaga quella dei germi multi resistenti grazie anche all’abuso che viene fatto degli antibiotici. Di questo problema insieme a quello delle nuove possibili terapie per HIV ed epatite C, si è discusso al XIV Congresso Nazionale congresso della S.I.M.I.T. “Società Italiana delle Malattie Infettive e Tropicali” che si è svolto dall’8 all’11 novembre presso le Ciminiere di Catania e che ha accolto più di 1000 specialisti provenienti da tutta Italia.
Gli argomenti principali trattati sono stati l’impatto sul S.S.N. delle nuove molecole per le terapie delle epatiti virali ed HIV, le conseguenze delle resistenze microbiche e l’evoluzione clinica delle malattie infettive, le difficoltà gestionali delle patologie ad etiologia batterica con particolare riferimento al paziente fragile e affetto da comorbidità, le riemergenze nel paziente immuno-compromesso, nel migrante e nel viaggiatore, non ultimo l’epidemia da virus ebola.
Il Libro Bianco delle Malattie Infettive, redatto dalla SIMIT, approfondisce le seguenti tematiche: il problema delle nuove infezioni emergenti, quello dell’HIV e dell’epatite, la preoccupazione delle infezioni da germi multiresistenti. Inoltre il Libro affronta, per la prima volta in Italia, due argomenti di grande interesse: come gestire al meglio, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, i pazienti infetti nei reparti di malattie infettive, e la creazione di una vera e propria rete infettivologica nazionale in grado di confrontarsi con tali urgenti problematiche.
Uno dei problemi cruciali che ci si deve porre in tema di malattie infettive è quello dei flussi migratori che riportano nei loro punti di approdo patologie d a noi conosciuti decenni fa: la scabbia, la tubercolosi, la malaria.
Il congresso ha permesso di sollevare lo scottante tema dell’accoglienza dei migranti in questo particolare momento storico, a partire dal fatto che contrariamente a quello che è un convincimento comune la loro presenza non rappresenta un rischio d’incidenza maggiore , ma un ruolo determinante lo gioca l’invecchiamento della popolazione e la presenza di concomitante terapia immunosoppressiva che favoriscono la riattivazione dell’infezione tubercolare.
MALARIA: malattia non debellata che uccide circa un milione di persone all’anno.
Il turismo internazionale rende questa patologia estremamente attuale poichè i viaggiatori non fanno spesso un’adeguata profilassi ed inoltre il germe aumenta la resistenza agli antibiotici, nonostante ciò in Italia il numero di casi è limitato d inoltre si sta lavorando sul vaccino.
TUBERCOLOSI: I casi che conosciamo in Italia provengono soprattutto dall’est Europeo, specie dalla Romania, paese ad alto livello endemico, e poiché i micobatteri tubercolari stanno diventando resistenti a tutti i farmaci rendendo difficoltoso il trattamento.
La maggiore attenzione deve essere posta su quelle zone che subiscono il più elevato impatto migratorio come la Sicilia, l’asl di Catania ha dimostrato infatti come la città sia l’area più colpita dal fenomeno tubercolare.
Mina Cucinotta
Lascia un commento