Il Direttore Generale del Policlinico di Bari non “rilascia” il tanto agoniato nulla osta per poter sbloccare (finalmente) le assunzioni di circa ottanta infermieri a favore dell’Asl leccese.
NurseTimes si era già occupata di questa problematica intercettando una comunicazione della regione Puglia inviata a tutti i Direttori Generali che riprende un incontro del 12 luglio sul tema della mobilità e delle difficoltà delle aziende sanitarie a darne attuazione.
Per tale movente, nella mattinata di venerdì 15 gennaio, un nutrito gruppo di infermieri “presenti” nella graduatoria di mobilità regionale, ha protestato presso la Direzione Generale della Asl di Lecce.
Giorni addietro si è svolta una riunione in Regione a cui non si è giunti a nessun accordo su quando sbloccare questi “lascia passare – ha sentenziato Gianni Palazzo, segretario di Usb che supporta la protesta – nessun ente ha ancora dato il via libera, né l’azienda Policlinico di Bari, né le Asl di Taranto e Brindisi”.
“Una situazione – fa sapere l’associazione Salute Salento, in prima linea nelle battaglie per i lavoratori dell’ambiente sanitario – che crea doppio disagio: al personale che deve continuare a praticare il pendolarismo, con aggravio di spese e di tempo e alla Asl di Lecce, che è a corto di personale infermieristico”.
La delibera 2092 della giunta regionale, nonostante questo marasma, parla di definizione delle procedure di mobilità entro il prossimo primo febbraio.
Al momento la situazione è in stallo e continua a vigere la famosa locuzione latina (riferita dai Vangeli): “Nemo propheta in patria”.
NurseTimes vi terrà continuamente aggiornati sugli sviluppi di questa “querelle” che si trascina ormai da mesi…
Scupola Giovanni Maria
Lascia un commento