Cervicale e mal di schiena “addio”…Ora c’è l’ozonoterapia
Un rimedio contro il mal di schiena, i dolori alla cervicale e la sindrome del tunnel carpale. Ma anche un’alleata contro la cellulite. È l’ozonoterapia, pratica terapeutica che sfrutta l’azione benefica dell’ossigeno-ozono. Priva di effetti collaterali, a patto che venga somministrata nel modo corretto, può rappresentare un’alternativa ai farmaci.
Ne parliamo con il Dr. Felice Spaccavento, specialista in Medicina Interna specialista in Anestesia e Rianimazione e Terapia del Dolore, Dirigente Medico Anestesista presso l’ospedale civile di Corato e Responsabile dell’ambulatorio di Terapia del dolore e Ossigeno – Ozonoterapia presso il Poliambulatorio MEDICAL CENTER di Molfetta, membro della FIO (Federazione Italiana Ozonoterapia).
Dottor Spaccavento,
Cos’è l’Ozono?
L’Ozono è una forma allotropica (03) dell’ossigeno. Il suo nome deriva dal greco e significa “mando odore”, in effetti è questo gas che ha un odore che io amo particolarmente.
In cosa consiste questa terapia?
L’ozonoterapia si basa sulla somministrazione di una miscela di ossigeno/ozono, in percentuale diversa in base all’effetto terapeutico che si vuole ottenere, attraverso diverse vie di somministrazione sia locali sia sistemiche: con infiltrazioni/iniezioni, per insufflazione rettale, uretrale o vaginale, attraverso autoemoinfusione (il sangue prelevato viene trattato con la miscela e poi reinfuso).
Quali effetti ha sull’organismo?
La “super ossigenazione”, conseguente a questa terapia, ha un effetto rigenerante, riequilibrante e regolatore sui tessuti e su diversi apparati e sistemi (nervoso, immunitario, endocrino, sangue …).
Somministrato localmente, in particolare, ha un’azione antiinfiammatoria e antalgica.
Rispetto a molti farmaci tradizionalmente usati contro il dolore, però, non agisce solo sopprimendo il dolore ma risolvendo l’infiammazione che ne è alla base. Gli inglesi parlano effetto “scavenger “di radicali liberi …una sorta di spazzino di prodotti tossici.
E i benefici di questa terapia non si fermano qui: l’ozonoterapia ha infatti un’azione antibatterica, antivirale e antifungina, migliora il microcircolo e modula il sistema immunitario.
Per quali patologie può essere utile?
Gli ambiti in cui può risultare utile sono molto vari: per la cura di Herpes Zoster ed eczemi; contro cefalee vascolari e tensive; per il trattamento non chirurgico dell’ernia del disco e nella patologia dolorosa di colonna vertebrale; nelle patologie infiammatorie dei tendini e delle fasce (epicondilite, fascite plantare, sindrome del tunnel carpale), per problemi di insufficienza venosa; nel caso di infezioni (patologie reumatiche, polmoniti, etc.).
Non ultime le applicazioni nell’ambito estetico, in particolare per contrastare i problemi circolatori e gli inestetismi legati alla cellulite.
E non ha effetti collaterali?
No, purché ovviamente che sia somministrata da medici qualificati, nel rispetto di definiti protocolli operativi e con macchinari certificati. Inoltre, essendo un derivato dall’ossigeno, non può provocare alcun tipo di allergia.
Quante sedute servono?
Dipende dalla patologia: da una media di 6-8 sedute per le forme infiammatorie tendinee e per la patologia di colonna vertebrale per arrivare alle 15-20 sedute nel trattamento della cellulite.
Lei perché lo usa?
Io essendo dapprima un internista amo utilizzarlo per varie malattie internistiche dalle coliti all’emicrania, dalle artriti alle complicanze della malattia diabetica, dalle vasculopatie ad alcune malattie neurologiche, dalle infezioni virali alle cistiti ricorrenti. È ovvio che essendo anestesista, mi occupo di dolore, l’ozono è un arma in più che utilizzo frequentemente.
Che ne pensa dell’uso dell’ozonoterapia in oncologia?
Questa è una domanda molto delicata..in molti paesi europei come la Spagna, l’ozonoterapia è diffusa in maniera capillare e viene utilizzata come terapia di supporto nei pazienti oncologici, soprattutto quelli sottoposti a chemioterapia e radioterapia con pesanti effetti collaterali con ottimi risultati. È un argomento su cui c’è molto fermento e incominciano ad esserci alcuni studi. Io penso che l’Ozonoterapia in questi pazienti potrebbe essere un valido aiuto, ovviamente tutto ciò va concordato con gli oncologi, con il medico di base e tutto il resto dei medici che si occupano del paziente oncologico.
Ma in Italia ci sono percorsi accademici universitari per studiare questa branca?
In Italia ci sono due Master Universitari di II livello, uno a Pavia e uno a Napoli dove io mi formo, due corsi di Perfezionamento all’Università di Siena e quella di Roma, più alcuni corsi organizzati frequentemente da società quali la SIOOT , l’AIRO e la FIO, di cui faccio parte.
Ultima domanda…si sottoporrebbe come paziente ad ozonoterapia?
Io come paziente l’ho già fatta…per fortuna con ottimi risultati.
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