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Brexit: quali conseguenze per chi vuole lavorare in Inghilterra

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Tanti sono gli infermieri, i lavoratori, studenti e viaggiatori che ogni anno vanno in Gran Bretagna alla ricerca di una possibilità di lavoro. Ma quali conseguenze ci saranno dopo il Brexit?

La Gran Bretagna, che con il referendum ha visto vincere il “Leave” ovvero coloro che sono a favore dell’uscita dall’E.U., si appresta a percorrere uno dei periodi più difficili della storia. Le vere conseguenze, sono per tutti un’incognita, solamente il tempo mostrerà gli effetti reali di questa decisione.

Shakespeare avrebbe detto: “Brexit or not Brexit, That is the question”, ma il popolo ha già deciso. Con il 51.9%, ovvero 17.410.742 persone, hanno deciso che per la Gran Bretagna sarebbe meglio uscire dal Unione Europea.

Ma quali conseguenze ci saranno per i tanti infermieri, persone che ogni anno si trasferiscono in Inghilterra per lavoro o per gli studenti che fanno richiesta di Erasmus?

  1. Erasmus: il programma Erasmus, il cui acronimo significa “European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, nasce nel 1987, per permettere a tutti gli studenti universitari, appartenenti alla Comunità Europea, di poter eseguire parte dei loro studi presso uno degli Stati appartenenti. Con l’uscita della Gran Bretagna dalla Comunità Europea, decadono quegli accordi per cui gli studenti potevano studiare senza problemi presso questo Stato. Diversi quotidiani sia italiani che anglo sassoni affermano che “facilitazioni, sconti e opportunità normalmente in atto nel Regno Unito [per i cittadini europei] sarebbero tutte da riclassificare”. A meno che non vengano effettuati accordi speciali, le Università Inglesi non potranno più partecipare al progetto Erasmus, per cui non potranno più ricevere, tanto meno mandare, studenti presso provenienti da Stati Europei.
  2. Lavoro: Coloro che vorranno lavorare presso la Gran Bretagna dovranno avere un visto previsto per i lavoratori, visto simile a quello richiesto per gli italiani che richiedono di lavorare in Australia o in altri Paesi non appartenenti alla comunità Europea. Coloro che lavorano già da 5 anni presso lo Stato Inglese, potranno richiedere, come previsto dalla Legislazione inglese, la cittadinanza. La cittadinanza non potrà pero essere richiesta se non si è stati prima assunti.
  3. Fine dell’assistenza sanitaria gratuita per gli italiani: Gli Italiani, come tutti gli altri cittadini europei, non potranno più usufruire, a meno che non ci siano accordi diversi, dell’assistenza gratuita. L’Unione Europea spiega che in quanto cittadino europeo “se ti ammali inaspettatamente durante un soggiorno temporaneo all’estero, di vacanza, lavoro o studio, hai diritto alle cure mediche da dispensare subito. Godi inoltre degli stessi diritti delle persone assicurate nel paese in cui ti trovi”. Questo non sarà più possibile.

Il telegraph ( vedi telegraph, 2016), importante quotidiano inglese, qualche ora fa scriveva in un intervista al Professor Sir Bruce Keogh, cardiochirurgo di fama internazionale e Direttore del NHS Commissioning Board : “If you are a European doctor or nurse you might not feel too welcome at the moment. (Traduzione: “Se sei un medico o un infermiere europeo ti potresti sentire non in benvenuto in questo momento”).

Inoltre la Royal College of Midwives, l’organo rappresentativo delle Ostetriche inglesi, ha affermato: “The vote is likely to result in a period of considerable uncertainty for the UK. Whilst it will be some time before the full economic, political and social implications become clear, the impact that this will have on public finances and the funding of the NHS remains of concern to the RCM” ( Traduzione: “Il voto potrebbe provocare un periodo di grande incertezza per il regno Unito. Mentre servirà un pò di tempo prima che le implicazioni economiche, politiche e sociali diventino chiare, l’impatto che questo avrà sulle finanze pubbliche e sul finanziamento del SSN rimane una fonte di preoccupazione per la Royal College of Midwives. )

Saremo in attesa per osservare quali saranno i prossimi sviluppi di questa decisione che ha lasciato tutta l’Europa, compresi alcuni stessi connazionali inglesi, a bocca aperta.

A cura di

Gianluca Pucciarelli

Bibliografia

  1. The Telegraph. Brexit: we must make our European workers feel welcome, says NHS medical director. Avaible su www.telegraph.co.uk
  2. Il fatto quotidiano. Brexit: per gli italiani in Uk stop ad agevolazioni, Erasmus e sanità gratis. Ecco cosa cambia dai visti alle frontiere. Avaible su www.ilfattoquotidiano.it

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