Home Cittadino Farmacologia Scusi Infermiere, a cosa serve Lansox?
Farmacologia

Scusi Infermiere, a cosa serve Lansox?

Condividi
Farmaci da banco in vendita sul web, ma gli infermieri non possono prescriverli
Condividi

Lansox è uno dei molti farmaci di uso comune. Qualsiasi infermiere o studente di infermieristica lo avrà somministrato moltissime volte. Ma siamo sicuri di conoscere dettagliatamente le caratteristiche di questo prodotto?

Come tutti sappiamo Lansox è disponibile in capsule rigide contenti 15 mg di lansoprazolo o 30 mg di lansoprazolo. Ogni capsula rigida da 15 mg contiene 29,9 mg di saccarosio mentre ogni capsula rigida da 30 mg contiene 59,8 mg di saccarosio.

In entrambi i dosaggi la capsula si presenta di colore bianco e rosa. Ogni capsula rigida contiene granuli gastroresistenti di colore da bianco a bianco brunastro pallido.

imageCategoria farmacoterapeutica: Inibitori di pompa protonica, codice ATC: A02BC03

Lansoprazolo è un inibitore della pompa protonica gastrica. Inibisce lo stadio finale della formazione acida gastrica inibendo l’H+/K+ATPasi delle cellule parietali dello stomaco. L’inibizione è dose-dipendente e reversibile, e l’effetto si applica sia alla secrezione di acido gastrico basale e stimolata. Lansoprazolo si concentra nelle cellule parietali e diventa attivo nel loro ambiente acido, laddove reagisce con il gruppo sulfidrilico di H+/K+ATPasi causando l’inibizione dell’attività enzimatica.

In presenza di quali patologie può essere utilizzato Lansox?

Lansox può essere utilizzato per:

  1. il trattamento dell’ulcera duodenale e gastrica
  2. Trattamento dell’esofagite da reflusso
  3. Profilassi dell’esofagite da reflusso
  4. Eradicazione dell’Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza con appropriata terapia antibiotica per il trattamento delle ulcere associate a H. pylori
  5. Trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all’uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) in pazienti che richiedono un trattamento continuo con FANS
  6. Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all’uso di FANS in pazienti a rischio che richiedono una terapia continua
  7. Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica
  8. Sindrome di Zollinger-Ellison

Come e quando bisogna somministrare Lansox?

Lansox deve essere assunto una volta al giorno, di mattina, eccetto quando viene utilizzato per l’eradicazione dell’H. pylori. In tal caso il trattamento deve essere somministrato per due volte al giorno, una volta la mattina e una volta alla sera.

Lansox deve essere assunto almeno 30 minuti prima del pasto e le capsule devono essere ingerite intere.

Per i pazienti con difficoltà di deglutizione gli studi e la pratica clinica suggeriscono che le capsule possono essere aperte ed i granuli mescolati in una piccola quantità di acqua, succo di mela/pomodoro o disperso in una piccola quantità di cibo morbido (es. yogurt, purea di mele) per una somministrazione facilitata. Le capsule rigide possono anche essere aperte e i granuli mescolati con 40 ml di succo di mela per essere somministrati attraverso un sondino nasogastrico (vedere. Dopo aver preparato la sospensione o la mistura, il farmaco deve essere somministrato immediatamente.

Speciali avvertenze per gli anziani

A causa della clearance ridotta di lansoprazolo, negli anziani può essere necessario un aggiustamento della dose sulla base delle esigenze individuali. Non si deve superare una dose giornaliera di 30 mg negli anziani a meno che non ci siano indicazioni cliniche impellenti.

Speciali avvertenze per i bambini

L’uso di Lansox non è raccomandato nei bambini perché i dati clinici sono limitati

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Lansoprazolo non deve essere somministrato con atanavir.

Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso 

Come con altre terapie anti-ulcera, si deve escludere l’eventualità di tumori gastrici maligni quando si tratta un’ulcera gastrica con lansoprazolo perché lansoprazolo può mascherare i sintomi e ritardare la diagnosi.
E’ stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come lansoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia.
Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati .
L’ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l’assunzione di magnesio e la sospensione dell’inibitore di pompa protonica.
Gli operatori sanitari devono considerare l’eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).
Lansoprazolo deve essere usato con cautela in pazienti con disfunzione epatica moderata e severa.
Ci si può attendere che la diminuita acidità gastrica dovuta a lansoprazolo possa causare un aumento della quantità gastrica di batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con lansoprazolo può lievemente aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali sostenute da Salmonella e Campylobacter.
In pazienti affetti da ulcere gastro-duodenali, si deve considerare la possibilità di infezione di H. pylori come fattore eziologico.
Se lansoprazolo è utilizzato in combinazione con antibiotici per la terapia di eradicazione dell’H. pylori, allora si devono anche seguire le istruzioni per l’uso di questi antibiotici.

A causa dei limitati dati di sicurezza per i pazienti in trattamento di mantenimento per più di 1 anno, si deve effettuare periodicamente in questi pazienti una regolare revisione del trattamento e la valutazione completa del rischio/beneficio.
Sono stati riportati molto raramente casi di colite in pazienti che assumono lansoprazolo. Quindi, in caso di diarrea severa e/o persistente, si deve considerare l’interruzione del trattamento.
Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se usati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell’anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un’adeguata quantità di vitamina D e calcio.
Lansox contiene saccarosio non è quindi adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi isomaltasi.

Atazanavir:
Uno studio ha mostrato che la co-somministrazione di lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg a volontari sani ha causato una sostanziale diminuzione dell’esposizione ad atazanavir (approssimativamente la diminuzione del 90% dell’AUC e della Cmax). Lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir.

Ketoconazolo e itraconazolo:
L’assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo dal tratto gastrointestinale è accentuato dalla presenza di acido gastrico. La somministrazione di lansoprazolo può causare concentrazioni sub- terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo e la combinazione deve essere evitata.

Digossina:
La co-somministrazione di lansoprazolo e digossina può portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. Quindi si devono monitorare i livelli plasmatici di digossina e aggiustare la dose di digossina, se necessario, quando si inizia o si termina il trattamento con lansoprazolo.

Prodotti medicinali metabolizzati dagli enzimi P450:
Lansoprazolo può aumentare le concentrazioni plasmatiche dei farmaci metabolizzati da CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associa lansoprazolo con farmaci metabolizzati da questo enzima e che hanno una finestra terapeutica ristretta.

Teofillina:
Lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche di teofillina, che può diminuire l’effetto clinico atteso per quella dose. Si consiglia cautela nell’associazione dei due farmaci.

Tacrolimus:
La co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (un CYP3A e substrato P-gp). L’esposizione a lansoprazolo ha aumentato l’esposizione media a tacrolimus fino all’81%.
Si consiglia di monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus all’inizio e alla fine del trattamento concomitante con lansoprazolo.

Prodotti medicinali trasportati dalla P-glicoproteina
E’ stato osservato che lansoprazolo inibisce il trasporto della proteina P-glicoproteina, (P-gp) in vitro.
La rilevanza clinica non è conosciuta.

Sucralfato/anti acidi:
Sucralfato/antiacidi possono diminuire la biodisponibilità di lansoprazolo. Quindi lansoprazolo deve essere assunto almeno un’ora prima di assumere questi farmaci.
Non è stata dimostrata alcuna interazione clinicamente significativa di lansoprazolo con i farmaci anti-infiammatori non steroidei, sebbene non siano stati condotti studi formali di interazione.

Gravidanza e allattamento

L’uso di lansoprazolo in gravidanza è sconsigliato. Non è noto se lansoprazolo sia escreto nel latte materno umano. Gli studi sugli animali hanno mostrato che lansoprazolo è escreto nel latte.
La decisione se continuare/interrompere l’allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con lansoprazolo per la donna.

Sovradosaggio

Non sono noti effetti di sovradosaggio con lansoprazolo nell’uomo (sebbene sia possibile una bassa tossicità acuta) e, di conseguenza, non possono essere date istruzioni per il trattamento. Comunque, dosi giornaliere fino a 180 mg di lansoprazolo per via orale e fino a 90 mg di lansoprazolo per via endovenosa sono state somministate durante studi clinici senza effetti indesiderati significativi.

Farmacocinetica

Lansoprazolo è un racemato di due enantiomeri attivi che sono biotrasformati in forma attiva nell’ambiente acido delle cellule parietali. Poichè lansoprazolo è rapidamente inattivato dall’acido gastrico, viene somministrato oralmente in forme gastroprotette per l’assosrbimento sistemico.

Come conservare Lansox?
È necessario conservare Lansox a temperatura non superiore a 30°C. Pertanto può essere tranquillamente conservato in un luogo non esposto a fonti di calore diretto.

Non è necessario conservare la confezione in frigorifero.

Questo articolo non vuole essere una guida completa ed esaustiva del farmaco in questione. Ogni paziente deve sempre far riferimento al proprio medico, all’infermiere o al farmacista che sicuramente conosceranno le reali condizioni di salute e quanto riportato sulla scheda tecnica del farmaco presente in ogni confezione in commercio.

Simone Gussoni

Fonti: Torrinomedica, Scheda tecnica del farmaco.

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Diabete di tipo 2 e obesità: un aiuto dalla combinazione di digiuno intermittente e dieta sostitutiva del pasto
CittadinoFarmacologiaNT News

Diabete di tipo 1: screening bimbi riduce del 94% il rischio di gravi complicanze

Cherubini, presidente SIEDP “Grazie a test su scala nazionale, saranno evitabili in oltre...

Virus respiratorio sinciziale, nuovo farmaco riduce rischio di infezione e ricovero
CittadinoFarmacologiaNT News

Virus respiratorio sinciziale, nuovo farmaco riduce rischio di infezione e ricovero

C’è una nuova arma terapeutica a disposizione dei medici per contrastare gli...