I nuovi Lea sono stati ufficialmente approvati dal Ministero della Salute. Una vera rivoluzione riguarderà i Livelli essenziali di assistenza, ovvero quelle cure e prestazioni garantite gratuitamente ad ogni cittadino o dietro pagamento di ticket
Saranno introdotte nuove patologie all’interno dei livelli essenziali di assistenza grazie allo stanziamento di un miliardo di euro. Il Ministro Beatrice Lorenzin seguirà da vicino l’evolversi della situazione per monitorare se realmente i nuovi servizi influenzeranno la vita dei cittadini che ne hanno bisogno.
Le disparità di accesso alle cure e alle terapie che spesso riguardano i cittadini del Mezzogiorno saranno attentamente studiate.
La Lorenzin si auspica che gli Enti siano propensi a collaborare con lo Stato per rendere migliore il Sistema Sanitario.
Per la prima volta la fecondazione assistita sarà introdotta tra i Lea così come il vaccino per il Meningococco e l’anti-Papillomavirus, esteso anche ai maschi.
Celiachia e autismo vengono riconosciute come patologie degne di aiuto.
Vengono stabilite norme mirate per aiutare le famiglie dei soggetti autistici, che facilitino l’inserimento in società e che permettano di diagnosticare precocemente il disturbo.
Queste novità non si limiteranno al solo 2017 bensì si tratterà dell’inizio di un nuovo Sistema Sanitario Nazionale.
Una commissione permanente esaminerà, di anno in anno, l’esito dei Lea e aggiornerà l’elenco delle patologie alla luce delle scoperte scientifiche. Verranno eliminate patologie vecchie e superate e se ne inseriranno di nuove.
Si è attesa una riforma simile da molti anni. Nonostante lo stanziamento di un miliardo di euro l’Ufficio Bilancio ha avanzato dubbi poiché la relazione tecnica che ha accompagnato l’approvazione del decreto non specificherebbe cose molto importanti.
I costi riguardanti vaccini, dispositivi medici monouso e cure palliative domiciliari o l’assistenza specialistica ospedaliera o ambulatoriale non sono affatto chiaro. Ben vengano le novità a patto che i parametri siano chiari considerando che dovrebbero essere gratuite o quasi per milioni di italiani.
Le nuove patologie rare che rientreranno nei Lea saranno 110, numero elevato che rende lo stanziamento meno imponente di quello che sembra.
Il rischio piuttosto concreto è che, come sempre, una parte sostanziale della spesa prevista, ricada sui cittadini.
Dopo i tagli di inizio 2016, riguardanti numerose prestazioni sanitarie considerate superflue e iper-utilizzate, potremmo essere di fronte ad una netta inversione di tendenza, ma a che costo? Potrebbero servire 18 milioni di euro extra, caricati sui cittadini con sostanziali aumenti del ticket.
Le Commissioni Bilancio tra Camera e Senato hanno messo in allarme l’Esecutivo che deve correre ai ripari per non rendere dannoso un decreto nato per aiutare più persone possibili.
Simone Gussoni
Lascia un commento