Un altro grave episodio di violenza ai danni di operatori sanitari, un medico e due infermieri del pronto soccorso del “Riuniti” di Foggia.
Una violenza inaudita che ha colpito il personale in servizio nel pomeriggio del 13 febbraio u.s. presso il P.S. foggiano, ad opera di una donna e due uomini.
I tre erano giunti nel nosocomio per far medicare due bambini in seguito ad un incidente stradale, a fronte di una prognosi da loro giudicata forse troppo breve, hanno cominciato ad inveire prima contro il medico, cercando di ottenere una prognosi più lunga.
Al diniego del medico si è scatenata la furia dei tre, che inferociti si sono avventati prima contro il medico successivamente contro i due infermieri intervenuti per calmare i tre malintenzionati.
Uno dei due infermieri colpito da una testata al volto, ha subito la frattura del setto nasale.
La Direzione aziendale ha presentato in questura la denuncia costituendosi parte civile.
Le reazioni di condanna al vile gesto non sono mancate, come gli attestati di stima e solidarietà verso il personale sanitario colpito.
Il segretario provinciale della Fials, Luigi Lamatrice, in un comunicato esprime “piena solidarietà e vicinanza, umana e professionale, al personale sanitario del Pronto Soccorso”, definendola una situazione “surreale”.
Lamatrice sottolinea la necessità di non sottovalutare episodi simili nel “rispetto dei requisiti di sicurezza, a garanzia di infermieri, medici, operatori tutti e degli stessi pazienti”.
Criticità riscontrate in passato dalla O.S. Fials con aggressioni al personale sanitario dovute anche ai “considerevoli tempi di attesa, soprattutto presso il Pronto Soccorso, atti a favorire esasperazione, nella insufficienza di posti letto e nella perdurante grave carenza di personale infermieristico e di supporto “Operatori Sanitari”, provocando ripercussioni sul sistema dell’offerta dei servizi a scapito della erogazione dei livelli essenziali di assistenza che continuano ad essere fruiti grazie all’abnegazione del personale sanitario in forze, sottoposto a stressanti condizioni di lavoro, nella mancanza di postazioni di polizia e nel mancato rispetto di misure normative volte alla prevenzione della violenza”.
La Redazione di NurseTimes esprime piena ed incondizionata solidarietà al personale colpito dalla vile aggressione, esorta i vertici dell’azienda sanitaria foggiana ad attuare ogni forma utile a garantire la loro sicurezza.
Giuseppe Papagni
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