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Guida alla semeiotica della facies

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L’osservazione e l’adozione del metodo induttivo/deduttivo per ipotizzare un quesito diagnostico e per permetter un coretto approccio metodologico/assistenziale è per l’operatore sanitario di estrema importanza.

La “semplice” osservazione della facies della persona aiuta ad inquadrare, a volte, con una specificità del 100%, una patologia o un quadro sindromico acuto o cronico.

 

Appartenente alla delicata branca della semeiotica, l’esame ispettivo della faccia va eseguito osservando il decubito della stessa, il sistema linfoghiandolare, l’aspetto del collo e la presenza di solchi o rilievi cutanei.

 

 

Non secondaria è l’osservazione delle alterazioni scheletriche, la presenza di infarcimenti cutanei, il decorso e la superficializzazione di alcuni vasi (come nelle teleangelectasie o arterite di Horton), colorito cutaneo.

 

Quando una faccia non rivela alterazioni dell’equilibrio fisico e/o psichico si definisce composita; mentre nel caso in cui si riveli cute secca, assottigliamento piramide nasale o occhi incavati in tal caso si parla di facies disidratata.

Dalla faccia anche eventuali patologie cardiologiche si possono ricavare come ad esempio la stenosi mitralica, che si palesa con cianosi ai pomelli delle guance ed alle labbra, condizione che contrasta con il pallore della cute circostante

CALABRESE Michele

Fonte Imaging:

www.google.it

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