Con la determina dell’Ausl romagna n°1604 del 14/06/2017 si assumono infermieri a tempo determinato per chiamata “Diretta”
Anche in l’Emilia Romagna come lo è stato per la Puglia, viene attivata la chiamata diretta per l’assunzione di infermieri.
Nella determina avente come oggetto “PROVVEDIMENTI URGENTI IN MERITO ALLE NECESSITA’ DI COSTITUZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO NEL PROFILO DI INFERMIERE” viene non solo fatta passare la chiamata diretta come strumento urgente per le assunzioni, in attesa della graduatoria dell’avviso pubblico indetto con determina n. 950 del 13/04/2017 (VEDI), ma c’è una pregiudiziale in più:
la graduatoria verrà redatta “unificando le due sessioni dei laureati dell’anno accademico 2015/16 (novembre 2016 – aprile 2017) in base all’ordine di merito”.
Il collegio ipasvi di Rimini, da cui ci giunge la segnalazione, emette un comunicato:
“Ci sono giunte segnalazioni da parte di nostri iscritti, riguardanti la costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato nel profilo infermiere da parte dell’Ausl Romagna, che provocherebbero disparità di accesso degli stessi alle opportunita’ lavorative.
Il Consiglio Direttivo tramite il Presidente Marina Mazzotti sta valutando tutti i documenti pervenuti, in particolare la determinazione dell’Ausl romagna n°1604 del 14/06/2017 al fine di allontanare ogni interpretazione che tenda ad una possibile discriminazione o disparità oggettivamente non accettabile”.
Strumento analogo utilizzato in Puglia, stoppato dopo la forte contrarietà dei collegi ipasvi Bari e Bat (VEDI) e della Corte Costituzionale che dichiarò illegittima la norma della Regione Puglia sui contratti a tempo determinato rinnovabili per il personale sanitario.
In particolare i giudici, accogliendo il ricorso del presidente del Consiglio dei Ministri, dichiararono l’illegittimità costituzionale dei comma 4, 5 e 6 dell’articolo 53 della legge di stabilità del febbraio 2016, nella parte in cui prevede l’assunzione per un anno, senza concorso, di personale delle Asl già precedente adibito a Servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI), riabilitazione e integrazione scolastica.
I giudici della Consulta, nel dare ragione al Governo bocciando la legge pugliese, spiegarono nella sentenza che “le regioni devono rispettare la regola posta dall’art. 97, quarto comma, della Costituzione secondo cui “gli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”, sottolineando che “né la necessità di garantire la continuità dell’azione amministrativa, addotta dalla resistente, è ragione di per sé sufficiente a giustificare una deroga al principio del pubblico concorso”.
La Corte spiegò, quindi, che “trattandosi di servizi assistenziali stabili, che l’amministrazione ha l’obbligo di fornire, la Regione non avrebbe dovuto prevedere la chiamata in servizio “diretta”, con contratti annuali rinnovabili, ma seguire le ordinarie procedure di assunzione”.
Nella determina della Ausl Romagna si legge: “al fine di facilitare e abbreviare i percorsi di addestramento e inserimento nelle singole strutture dei Presidi Ospedalieri e Servizi Territoriali collocati nei diversi ambiti dell’Azienda Usl della Romagna, per ciascun ambito territoriale di questa Azienda (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini), verranno utilizzate le graduatorie dei laureati nelle sedi formative collocate nel corrispondente ambito e precisamente:
- sede formativa di Cesena per le assunzioni riferite all’ambito di Cesena,
- sede formativa di Forlì per le assunzioni riferite all’ambito di Forlì,
- sedi formative di Faenza e Cotignola per le assunzioni riferite all’ambito di Ravenna,
- sede formativa di Rimini per le assunzioni riferite all’ambito di Rimini”.
Giuseppe Papagni
Allegato
Determina n. 1604 del 14/06/2017
Lascia un commento