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Ambra, infermiera pediatrica che emerge in UK: dalla clinica e la ricerca alla docenza in accademia

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Ambra, infermiera pediatrica che emerge in UK: dalla clinica e la ricerca alla docenza in accademia
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In questo delicato periodo storico per l’Italia, caratterizzato da una profonda crisi economica e culturale, gli Infermieri neo laureati si trovano a dover fare i conti con realtà e prospettive lavorative precarie, riservando una carriera lavorativa poco gratificante

In questo scenario è diffuso il fenomeno della migrazione all’estero dei giovani professionisti.

A tal proposito riportiamo l’esperienza della giovane collega Dr.ssa Ambra Righetti, classe 1992  di Genova, Infermiera Pediatrica.

La Scelta e l’iter per essere assunta

La scelta è avvenuta prima del conseguimento della laurea.

Infatti nel periodo settembre-ottobre 2014 ha avuto inizio il boom delle agenzie di reclutamento per ospedali pubblici e strutture private del servizio sanitario inglese e proprio ad un mese dalla laurea, ho iniziato ad esplorare il mio possibile futuro nel settore allora molto incerto.

In quel momento avrei potuto continuare gli studi o lavorare tramite agenzie private e tentare i concorsi per infermieri pediatrici, diventati più unici che rari in Italia.

Dunque, decisi di contattare un’agenzia di reclutamento per avere un’idea migliore su cosa offrissero.

Mi chiesero subito di inviare il mio CV (peraltro veramente corto) e che mi avrebbero contattata in breve tempo per testare il livello del mio inglese.

Ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto l’ora successiva.

Era una dipendente dell’agenzia che mi fece qualche domanda in inglese per valutarmi.

Il mio inglese era di livello base, la telefonata fu veramente difficile, oltretutto parlando in inglese con una signora con accento dell’est Europa.

In seguito, ricevetti subito una mail con l’invito per il colloquio e superai la prima selezione. Il colloquio era a due settimane a Milano.

Mi mandarono un welcome pack con tutte le informazioni necessarie per la preparazione al colloquio con la richiesta di molteplici documenti, oltre che raccomandarmi di procedere con l’application process per la registrazione all’albo professionale inglese, il Nursing and Midwifery Council (NMC).

Durante le due settimane di preparazione, oltre a migliorare il mio inglese e finalizzare la tesi di Laurea, ho avuto la possibilità di immergermi nella cultura della sanità pubblica inglese che racconterò più avanti.

Il processo di selezione consisteva in tre prove: calcoli, piano assistenziale e colloquio orale. Al termine, subito il verdetto (se eri assunto o no come staff nurse band 5).

Mi ricordo che le due persone che tennero il mio colloquio, mi chiesero di uscire dalla stanza per prendere la decisione che avrebbe segnato profondamente la mia vita personale e carriera professionale.

Dopo 10 minuti, sembrati lunghi un secolo, ebbi la notizia: avevo superato!!

Mi informarono che sarei partita a Gennaio 2015 qualora avessi accettato le condizioni proposte.

Condizioni di lavoro e competenze

Prima dell’arrivo in Inghilterra, l’agenzia di reclutamento mi seguì in maniera impeccabile, aiutandomi con la documentazione necessaria per l’inizio del rapporto di lavoro e l’iscrizione all’albo professionale.

Inoltre, l’agenzia fu coinvolta nel processo della prenotazione del volo e dei trasfermenti dall’Italia all’Inghilterra e per il primo mese di alloggio.

Infatti, The Royal Wolverhampton NHS Trust ci offrì:

  • un mese di alloggio presso l’accomodation dell’Universita della cittá;
  • la prima rata per l’iscrizione all’albo professionale;
  • il viaggio aereo.

Inoltre, ci fu data l’opportunità di avere un finanziamento dall’Ospedale di 500 £ all’arrivo per la prima sistemazione, da restituire nei mesi successivi senza interessi.

Nel primo mese, il Trust organizzò un “induction period” di durata mensile nel quale ci insegnarono le policies e procedures dell’ospedale e i diversi ruoli degli operatori sanitari.

Infatti, quest’ultimo aspetto mi aiutò tantissimo, in quanto avevo letto le diverse competenze e ruoli dell’infermiere in UK.

La mia esperienza nei vari tirocini fu quella di lavorare con infermieri, coordinatori e dirigenti infermieristici come principali ruoli dell’infermiere.

Beh, arrivata qui, ho scoperto ruoli ben differenti: clinical specialist, nurse, advanced nurse, practitioner, sister, matron, ward manager etc…sono solo alcuni dei ruoli riconosciuti in UK, e non solo per competenze, ma anche per salario.

Infatti, nel Regno Unito esiste un sistema di band per il quale la progressione di competenze viene riconosciuta anche dal punto di vista economico.

Un infermiere neolaureato entra a livello 5 con una paga base di 22000£ circa l’anno e può progredire fino al massimo della band 9 con circa 100 mila £ all’anno.

La mia esperienza lavorativa in Inghilterra è positiva: l’infermiere viene riconosciuto sia a livello sociale che da altri operatori sanitari; si lavora tutti insieme in team con al centro il bambino e la sua famiglia.

Esistono varie e differenti specializzazioni per l’infermiere in diversi settori e ci sono molteplici servizi basati nella comunità per la prevenzione e cura al di fuori dell’ospedale.

Infatti è stato difficile capire tutta la rete territoriale e le diverse funzioni, ma attualmente posso dire che questo permette un vero continuum of care che non si ferma quando il bambino e la famiglia vengono dimessi dall’ospedale. Esistono community children’s nurses, health visitors, school nurses e molti altri servizi e ruoli che permettono un focus maggiore sulla cura a livello domicilare/territoriale e permette allo stesso tempo un migliore uso di risorse all’interno dell’ospedale.

Formazione e aggiornamento

La formazione che ho ricevuto in Italia presso l’Università degli studi di Genova è stata davvero completa ed è stata di grande aiuto per la mia ambientazione in un altro contesto. Infatti, mi ha permesso di concentrarmi ad imparare ruoli, servizi e protocolli interni invece di dover spendere tempo a studiare procedure o diagnosi infermieristiche, ma forse è stato anche merito di essere fresca di studi!

Nel contesto britannico, ci sono “mandatory training” che sono gli aggiornamenti obbligatori e vengono realizzati all’interno dell’Ospedale e sono gratuiti come BLS/PBLS e manual handling.

Gli aggiornamenti non obbligatori come moduli universitari, conferenze o corsi brevi, molto spesso sono finanziati dall’ospedale tramite un budget annuale del reparto dedicato all’aggiornamento del personale con lo scopo di aiutare la crescita professionale e per raggiungere i target prefissati durante il DPR annuale, ovvero la revisione della progressione e performance.

Io ho avuto l’opportunità di frequentare PLS (paediatric life support) e GCP (Good Clinical Practice) tramite questo processo.

A volte capita che l’Ospedale conceda al personale di dedicarsi completamente al percorso di studi come master or Post gradute certificate all’universitá tramite secondment dove il corso viene finanziato e il personale riceve una parte del salario base. Tutto questo ovviamente deve essere in linea con le necessità dell’unita operativa e del personale stesso.

Carriera

Il mio interesse per la ricerca é sempre stato ampio, soprattutto grazie alla stesura della tesi e proprio per questo volevo muovere i primi passi verso una carriera clinica e accademica.

Lo scorso anno ho avuto la possibilità di incontrare la Prof. Sque, Professoressa in innovazione e pratica clinica presso l’Universitá di Wolverhampton che mi ha supportata per entrare nel mondo di ricerca e accademico.

Mi ha aiutato a strutturare e scrivere la mia prima application per i fondi per uno studio di ricerca e ho potuto imparare molte cose da lei; e sempre grazie a lei, ho potuto essere coinvolta nella programmazione e stesura di una strategia interna all’ospedale per ampliare la conoscenza e accessibilità ad una carriere clinica e di ricerca all interno dell’Ospedale.

Successivamente, ho iniziato a svolgere il ruolo di co-mentor per gli studenti di infermieristica pediatrica e mi innamorai dell’insegnamento, cosi decisi di intraprendere una carriera clinica e accademica che potesse permettermi di continuare la clinica insieme alla ricerca ed insegnamento.

Decisi cosí di dare un’occhiata al sito web www.jobs.ac.uk dove sono presenti tutti gli annunci di lavori in ambito universitario in Inghilterra, ma in quel momento richiedevano delle qualifiche e requisiti troppo avanzanti per il livello delle mie competenze. A settembre dell’anno scorso pero trovai due annunci a cui potevo, secondo le “person specification”, fare domanda e cosí decisi di farlo. Il primo step del reclutamento è quello dello shortlisting, ovvero un dettagliato esame del CV e application form con lo scopo di scremare la maggior parte degli applicants per ottenere una decina di persone da intervistare. Ho fatto domanda per entrambi e sono stata selezionata da una delle due Università dove attualmente lavoro. La selezione prevedeva un colloquio ed una presentazione.

Il mio lavoro é di docenza universitaria in infermieristica pediatrica presso Coventry University dove le mie principali funzioni sono di insegnamento ed innovazione con la possibilità di intraprendere attività internazionali e di ricerca.

La mia Manager e Matron dell’Ospedale sono stati veramente flessibili e disposti ad aiutarmi a continuare la mia clinica pratica permettendomi di continuare a lavorare part-time nell’unità operativa. Attualmente lavoro part-time presso Coventry University e part-time in Ospedale e questo connubio mi permette di avre ancora i piedi in corsia e al tempo stesso avanzare nel mondo accademico.

Sono molto contenta di lavorare per Coventry University, Università riconosciuta come N. 12 in UK (Guardian University Guide 2018) e per il primo anno in vigore, è stato riconosciuto come “gold” nel teaching excellence framework.

Inoltre, vista la sua notorietà in Inghilterra come Università con maggiore numero di studenti  in international mobility, ha permesso me ed altri tre docenti di visitare  Prof. Maghnie e la Dott.ssa Fornoni dell’Università degli studi di Genova tramite Erasmus.

La visita ha condotto all’inizio di una collaborazione rivolta alla mobilità di studenti e staff dal prossimo anno accademico. Questo renderà non solo il corso più completo e attraente, ma permetterà agli studenti di ampliare le proprie conoscenze teoriche e pratiche e poterle inserire in un contesto europeo diverso dalla propria realtà e ovviamente, migliorare la conoscenza della lingua inglese.

Le possibilità per gli studenti di intraprendere questo percorso di mobilità verrà effettuato tramite fieldtrips, Erasmus mobility e OIL, online international learning dove potranno comunicare, scambiare idee, opinioni, risorse e molto altro su una piattaforma online messa a disposizione da Coventry University.

Inoltre, inizierò a settembre il Post graduate Certificate in Academic Practice in Higher Education per raggiungere la “teaching qualification” richiesta per l’insegnamento e finanziato dall’Università.

Spero abbiate trovato interessante la lettura di questo articolo sulla mia esperienza lavorativa all’estero e spero che possa essere l’occasione per tanti giovani neolaureati e non di guardarsi intorno perché è vero che non è tutto oro ciò che luccica, ma se lavori sodo… puoi splendere di luce propria!

Ambra Righetti

Lecturer in Children and Young People’s Nursing

Coventry University, Priory Street, Coventry (UK)

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