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Insulti tra infermieri, IPASVI Brescia chiude le pagine social

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Insulti tra infermieri, IPASVI Brescia chiude le pagine social 1
Il comunicato del Collegio IPASVI di Brescia, affidato ad un post su Facebook.
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La decisione è stata comunicata con un post del 6 ottobre su Facebook. Troppi gli “scontri fra bande”, le divisioni, la violenza verbale e le crisi di rabbia degli infermieri nei commenti.

Nonostante gli indubbi vantaggi che i social media garantiscono in termini di visibilità, di comunicazione coi propri iscritti e coi cittadini, il Consiglio direttivo del Collegio Ipasvi di Brescia ha deciso di chiudere le proprie pagine Facebook.

Nelle due bacheche, online da tempo, si susseguivano iniziative e notizie sulla professione. Così come avviene in tanti altri spazi (pagine di altri Collegi, gruppi, blog, giornali, ecc.) presenti u internet. Ma le discussioni, che si accendevano di continuo nei commenti, avevano oramai raggiunto dei livelli di aggressività insostenibili; almeno secondo l’opinione dei rappresentanti del Collegio lombardo. Che hanno deciso di stoppare le pubblicazioni, annunciandolo con questo comunicato, affidato ad un post del 6 ottobre scorso:

Il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Brescia ha deciso di chiudere entrambe le sue pagine Facebook.

Nel 2014 siamo stati fra i primi ad analizzare, grazie a un convegno, l’impatto dei social network sulla nostra professione in termini di opportunità, ma anche di rischi. Dopo 3 anni in cui abbiamo lavorato per informarvi sulle nostre iniziative e per offrirvi contenuti che fossero in grado di raccontare le gioie e i dolori dell’essere infermieri, oggi riteniamo che l’atmosfera su questa piattaforma sia cambiata e, purtroppo, non in meglio; non passa infatti giorno in cui non si assista a veri e propri “scontri fra bande”, caratterizzati da sequele di accuse, veleni, ingiurie e, in diversi casi, anche minacce. Se l’immagine che rischiamo di offrire ai cittadini e a noi stessi è diventata quella di una professione in preda a divisioni, violenza verbale e crisi di rabbia mal compressa e male indirizzata, noi non ci stiamo.

Le dichiarazioni della Presidente della FNC Barbara Mangiacavalli dello scorso aprile su un certo uso dei social network hanno confermato molte delle riflessioni che stavano maturando all’interno del nostro Consiglio Direttivo già da tempo e che ora ci spingono, ancora una volta da precursori, a prendere questa decisione, sicuramente non a cuor leggero, ma che speriamo serva a offrire spunti di riflessione costruttivi e a dare un segnale di discontinuità alla nostra comunità professionale. Ringraziando chi, in questi anni, ci ha seguito e coloro che sono intervenuti anche in maniera critica ma nel rispetto dell’educazione e del pensiero altrui, vi ricordiamo che potete, come sempre, continuare a informarvi sulle nostre attività sul sito https://brescia.ipasvibs.it/.

Il Consiglio Direttivo di IPASVI Brescia.”

Una scelta, certo. Più o meno condivisibile. In scia al ruggito della Presidente della FNC IPASVI di non molto tempo fa (VEDI). Una scelta che rispettiamo. Ma che non possiamo non commentare. Perché purtroppo, per certi versi, questo mesto “ritiro” del Collegio IPASVI di Brescia dai social network, più che “offrire spunti di riflessione costruttivi e a dare un segnale di discontinuità alla nostra comunità professionale”… suona come un voler nascondere la testa sotto la sabbia.

Già, perché anche se i membri del suddetto Consiglio Direttivo “non ci stanno”, come speriamo tanti altri rappresentanti della nostra categoria, e chiudono due pagine Facebook… purtroppo gli “scontri fra bande” tra infermieri, “caratterizzati da sequele di accuse, veleni, ingiurie e, in diversi casi, anche minacce”, continueranno per tutto il web. E non solo.

E la nostra continuerà ad essere (e ahimè non solo ad apparire) una professione in preda a divisioni, violenza verbale e crisi di rabbia mal compressa e male indirizzata”. I motivi sono tanti e noi di Nurse Times ne parliamo da tempo: concorsi pubblici col contagocce e troppo spesso nel caos (VEDI), continue crisi d’identità professionale (VEDI), demansionamento dilagante (VEDI), continui tentativi da parte dei media di ridicolizzarci agli occhi dei cittadini (VEDI), false infermiere killer all’orizzonte (VEDI), annunci di lavoro terribili (VEDI), un’università che non funziona (VEDI), estremo precariato lavorativo (VEDI), scarso riconoscimento, addirittura mobbing e nonnismo (VEDI).

Quella di deprimersi e di ritirarsi da un mezzo per poter comunicare coi propri iscritti, come un social network… è davvero una strategia che può risultare in qualche modo utile per “dare un segnale” o addirittura per poter migliorare le cose?

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Il comunicato del Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Brescia.

Alessio Biondino

Fonte: Facebook

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