Sembra tutt’altro che un’ipotesi fantasiosa (o un semplice pettegolezzo) il progetto di creare altre due liste (una smaccatamente di ispirazione sindacale) in vista del rinnovo del consiglio direttivo del nuovo Collegio di area vasta. E’ una manovra per indebolire il Collegio che conta diecimila iscritti?
FIRENZE – Le voci delle ultime ore su un coinvolgimento di Cgil ed altre sigle confederali, nel tentativo di conquista del Collegio Ipasvi di Firenze e Pistoia prendono sempre maggiore corpo per diventare quasi delle certezze.
Ma quello che, per certi versi, potrebbe spiazzare e al tempo stesso sorprendere chi si sta avvicinando all’appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio direttivo dell’Ipasvi di Firenze e Pistoia, è la proposta (non ancora portata allo scoperto, per puro tatticismo, da chi ne sarebbe direttamente interessato), di mettere a capo di un neonato Collegio di area vasta una assistente sanitaria.
Scelta che, raccontano gli osservatori più attenti, quasi stride con l’ormai prossimo distacco tra l’Ipasvi e il futuro ente ordinistico degli assistenti sanitari e, per questo, solleva dubbi sulla opportunità che un’assistente sanitaria sia a capo di una lista che punta a conquistare il Collegio di Firenze e Pistoia.
Appuntamento elettorale che si avvicina tra manovre dietro le quinte e ingerenze sindacali: quelle che, assicurano i bene informati, vedrebbe un delegato della Funzione Pubblica Cgil della Usl Toscana, tra i più attivi nel creare una lista (e sarebbe la seconda) contraria ai due presidenti uscenti Massai (di Firenze) e Nucci (di Pistoia).
Il dato di fatto, in questa storia dal finale ancora tutto da scrivere, è che uno dei più attivi Collegi Ipasvi d’Italia (con i suoi diecimila iscritti) sia appetito da un sindacato (la Cigl) pronto ad ingerire in una questione prettamente professionale e ordinistica, qual è l’elezione del consiglio direttivo dell’Ente di rappresentanza degli infermieri.
I movimenti sotterranei degli ultimi giorni danno sostanza a quanto scritto dal nostro giornale nei giorni scorsi (anche se qualcuno, poco elegantemente, si è divertito sui social a catalogare le nostre anticipazioni come pettegolezzi): c’è chi (la senatrice Annalisa Silvestro? Il sindacato Cgil?) starebbe muovendo le fila per conquistare un Collegio di area vasta e renderlo più debole e gestibile.
Se la manovra sarà portata a termine lo si potrà capire solo a ridosso delle elezioni con l’uscita allo scoperta della lista (o delle liste) avversarie a quella dei presidenti Massai e Nucci.
Anche se, qualunque sia il finale di questa storia, resterà il retrogusto amaro dell’ingerenza politica (attraverso la candidatura di un’assistente sanitaria? Con una lista marcatamente sindacalizzata?) in un’elezione di natura ordinistica.
Salvatore Petrarolo
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