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In provincia di Frosinone è tornato il mansionario degli infermieri. Anzi due!

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In provincia di Frosinone è tornato il mansionario. Anzi due!
I mansionari apparsi in provincia di Frosinone...
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Altri elenchi di cose da fare sono apparsi per guidare l’agire professionale degli infermieri, questa volta in una comunità psichiatrica in provincia di Frosinone. Il mansionario non era stato abrogato?

Ricordate lo “strano” vademecum affisso mesi fa nel reparto di malattie infettive del Niguarda di Milano (VEDI)? “Chi fa cosa”, era la sua intestazion ed era una sorta di “lista della spesa” che aveva la presunzione di guidare l’agire professionale dei professionisti sanitari infermieri.

Il nostro articolo fece discutere a lungo la comunità infermieristica, in quanto da tempo immemore l’infermiere non dovrebbe più lavorare per compiti (almeno in teoria) e in molti hanno pensato che quel documento avesse portato l’intera categoria a raschiare il fondo.

Ebbene in provincia di Frosinone, all’interno della comunità psichiatrica (convenzionata) gestita da Gestivar, è accaduto di peggio. Perché a ben 18 anni dalla sua abrogazione, è addirittura ricomparso il MANSIONARIO! Anzi due: uno per gli infermieri, uno per il coordinatore infermieristico.

In provincia di Frosinone è tornato il mansionario. Anzi due!
I mansionari apparsi in provincia di Frosinone…

I documenti, affissi in data 18 ottobre 2017 in una bacheca pubblica, ben in vista tra le altre comunicazioni e firmati sia dal coordinatore sia dal Responsabile Sanitario della struttura, sono stati fotografati e inviati alla nostra redazione da un/una collega piuttosto deluso/a e amareggiato/a. A cui, per ovvi motivi, garantiremo l’anonimato.

Un altro caso di demansionamento infermieristico, quindi? Molto peggio: un chiaro tuffo nel passato, in quel passato che vedeva la figura infermieristica ben lontana dal professionismo, dall’autonomia professionale e dalla formazione universitaria.

Possibile che ancora oggi, nel 2017, molti (troppi) infermieri debbano ancora sottostare ad improbabili elenchi di cose da fare come se fossero, con tutto il rispetto, il più sprovveduto personale tecnico mai concepito dalla sanità?

Piani d’assistenza? Riconoscimento professionale? Autonomia? Competenze avanzate? Pura utopia! Qui bisogna combattere tutti i santi giorni per far sì che venga rispettata la legge (VEDI)!

Altro che “responsabili dell’assistenza generale infermieristica”.

A chi spettano le verifiche del caso? il quesito lo giriamo al Collegio IPASVI di Frosinone.

Alessio Biondino

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