Esasperato da furti, aggressioni e atti di vandalismo, il personale ha chiesto l’intervento della Asl Bari.
Oltre duecento dipendenti dell’ospedale “Umberto I” di Corato hanno sottoscritto e inviato ai vertici della Asl Bari un esposto per la “tutela personale e materiale del personale sanitario”, lamentando “la carenza e l’insufficienza di misure atte a preservare la sicurezza sul luogo di lavoro”. L’iniziativa è arrivata a seguito dei numerosi furti d’auto e atti di vandalismo che, secondo quanto denuncia il personale, si sono verificati nel parcheggio della struttura sanitaria.
Nell’esposto si evidenziano “le numerose aggressioni verbali e fisiche ai danni del personale sanitario, specie nelle ore serali e notturne”, ma anche i “furti di cellulari, pc e altri apparecchi tecnologici, nonché di valori dagli armadietti dei degenti e del personale sanitario. Nell’agosto del 2015, dal reparto di chirurgia, è stato addirittura “rubato un apparecchio elettromedicale denominato ecocolordoppler”. Il tutto a causa anche dell’assenza “di un adeguato servizio di vigilanza, in quanto le telecamere presenti in loco sono in numero insufficiente e di bassa qualità video”.
Ogni episodio è stato regolarmente denunciato alle forze dell’ordine, ma ora i dipendenti chiedono l’intervento della direzione amministrativa e sanitaria della Asl Bari affinché “con la massima urgenza, a tutela delle persone e dei loro beni, provveda a istituire un servizio di vigilanza h24 (come avviene già negli ospedali di Bari San Paolo, Molfetta e Terlizzi); un servizio di guardiania all’ingresso del presidio ospedaliero, utilizzando eventualmente il locale già appositamente dedicato e fornito di barra elettrica; la realizzazione di un’area di parcheggio riservata ai dipendenti (attualmente presente solo per la direzione sanitaria e amministrativa), recintato e dotato di apertura automatica tramite l’uso del badge in dotazione al personale”.
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