La denuncia arriva dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
Una vera rivoluzione è avvenuta all’ospedale “Moscati” di Aversa a partire dal 1 febbraio 2018. Tutti gli infermieri interinali sarebbero stati licenziati, a eccezione del figlio e del genero del sindacalista Peppe Nacchia.
A denunciare l’accaduto è stato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il quale si domanda a che titolo siano rimasti solo loro al proprio posto: “A partire dal 1 febbraio, nell’ospedale di Aversa, sono entrati in servizio gli infermieri che hanno vinto la procedura di mobilità, e sono stati chiusi tutti i rapporti di lavoro con le agenzie interinali e i loro dipendenti. Eppure il figlio e il genero di Peppe Nacchia, rappresentante sindacale dell’Asl di Caserta, sarebbero rimasti al loro posto, come dimostra la turnazione di febbraio”.
Borrelli, componente della Commissione Sanità, da mesi contesta l’utilizzo delle agenzie interinali perché, come dimostrato da un dossier su cui sono aperte le indagini delle procure di Napoli e Santa Maria Capua Vetere, questo sistema di aasunzione ha favorito troppo spesso parenti e amici di dipendenti e sindacalisti.
“Vogliamo sapere a che titolo il figlio, Paolo, e il genero di Nacchia, Giacobbe Martino, continuano a lavorare, mentre tutti i loro colleghi sono stati sostituiti da infermieri assunti a tempo indeterminato perché vincitori di concorsi e procedure di mobilità”, prosegue Borrelli, anticipando che “sulla questione è pronta un’interrogazione consiliare perché, o devono lavorare tutti o se, giustamente, si è deciso di chiudere la stagione degli interinali, la cosa deve valere per tutti”.
Simone Gussoni
Fonte: www.vivicasagiove.it
Lascia un commento