In una nota inviata a tutti gli Ordini provinciali si ricorda che l’Ente nazionale di rappresentanza degli infermieri non è una sigla sindacale ma sostiene tutte le iniziative messe in campo in queste settimane. E punta il dito sulle competenze specialistiche “annacquate” nel testo del contratto
ROMA – Al fianco degli infermieri che scenderanno in piazza per protestare contro un rinnovo contrattuale che non piace. La Federazione nazionale dell’Ordine professionale delle professioni sanitarie, annuncia la propria presa di posizione (anche se non si tratta di un sindacato, ma di un ente pubblico si precisa nella nota), sottolineando che le tensioni “in ambito professionale sono numerose e del tutto comprensibili“.
Parole rilanciate in una lettera inviata dalla Federazione nazionale a tutti gli Ordini provinciali; parole che suonano come una presa di posizione che non lascia spazio a fraintendimenti: “La Federazione certo non si tirerà indietro adesso. E’ vero che la Federazione non è una rappresentanza sindacale, ma è altrettante vero che non si può ignorare che dopo dieci anni di assenza di contratto per gli infermieri (che rappresenta il 75 per cento della forza lavoro in sanità) la questione vada perfino al di là dei rinnovi degli accordi, ma sia una reale questione di dignità professionale”.
Il secondo aspetto non mette in ombra il primo, ma è quello che sta più a cuore alla Federazione: il testo del contratto si orienta verso declinazioni professionali di assoluta trasversalità con gli interessi ordinistici. “Tuttavia il contratto – come già sottolineato altre volte dalla Federazione – deve trovare la sua ragion d’essere almeno in una parte normativa che davvero premi lo sviluppo di carriera e la professionalità. Ma anche qui – prosegue la nota – dobbiamo prendere atto del fatto che il tema delle competenze specialistiche è alquanto sfumato e annacquato rispetto al documento predisposto dalla Federazione nazionale”.
“Nell’ottica di riconoscere che una sinergia che i tanti attori e stakeholder del sistema salute e del settore infermieristico in particolare – aggiunge la nota – sia sempre più necessaria questa Federazione non può che sostenere quindi tutte le iniziative che hanno come obiettivo la salvaguardia della dignità professionale. Siamo tutti infermieri: non solo infermieri clinici o manageriale, ma anche infermieri presidenti di Ordine, infermieri dirigenti sindacali, infermieri impegnati in politica, infermieri consulenti tecnici”.
“Ogni nostro agire, nei propri ruoli e nelle regole definite per legge, quando è orientato a ottenere migliori condizioni lavorative e professionali per agire in sicurezza e per favorire lo sviluppo professionale a vantaggio di un sistema sanitario che ha bisogno di un profondo ripensamento per la sua sostenibilità e valorizzazione, non può che trovare comunione di intenti con la Federazione, massima espressione professionale degli infermieri italiani”, si legge ancora.
“Non è più pensabile – conclude la Federazione – che si continui a far gravare un intero sistema sulle spalle di professionisti sempre più sparuti, demotivati e stanchi. Siamo infermieri e vogliamo esercitare in sicurezza e orientati al futuro per garantire sempre la migliore assistenza possibile. Che ognuno di noi faccia la sua parte e che ognuno partecipi alla vita pubblica, politica, sindacale, professionale per lo stesso scopo. Solo la partecipazione sana, convinta e non strumentale aiuterà la professione e i nostri assistiti”.
Salvatore Petrarolo
Lascia un commento