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Asl Napoli 2 Nord, infermieri e oss alzano la voce

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Asl Napoli 2 Nord, infermieri e oss alzano la voce
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Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata anche al direttore generale Antonio D’Amore, al governatore Vincenzo De Luca e ai sindaci dei Comuni interessati.

Basta menzogne! Basta vessazioni! La verità deve emergere. Diciamo basta a questo regime. chiediamo rispetto, tutela e dignità per la nostra professione.

Gli infermieri in servizio presso la ASL NA 2 Nord, nel confermare quanto dichiarato dalla collega (collaboratore professionale sanitario infermiere) Rossana Bianchi, si autodenunciano e chiedono al direttore generale Antonio D’Amore di prendere atto e provvedere, attraverso il suo fedele ufficio provvedimenti disciplinari, alle relative contestazioni nei confronti di tutti gli infermieri dipendenti che non intendono essere complici di coloro che tentano di soffocare la protesta in cambio di una posizione organizzativa.

Quanto accaduto all’ennesima inaugurazione di nuove unità operative all’ospedale di Pozzuoli (centro Hub) è solo uno dei tanti abusi perpetuati ai danni degli infermieri e degli operatori di supporto. Complici eccellenti, le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri, che non devono creare problemi… pena la loro rimozione. Questo è il sistema De Luca / D’Amore.

Le carenze di personale e del materiale di approvvigionamento è ben nota ai direttori sanitari di presidio. Direttori che ormai da oltre un anno, in ossequio all’obsoleto modello organizzativo sanitario adottato in Campania dal governatore De Luca e dai suoi fedelissimi direttori generali, sono costretti ad assolvere anche ai compiti notoriamente riconosciuti dalle leggi e dal Ccnl agli infermieri responsabili di posizione organizzativa.

In questa azienda si registra il disprezzo totale nei confronti dello specifico professionale rappresentato dagli esercenti le professioni sanitarie ricomprese nella Legge n. 43/2006. Abbiamo motivo di pensare che il D.G. ignori del tutto la normativa che disciplina la nostra professione e i compiti a essa assegnati. Compiti organizzativi che non devono ricadere sulle direzioni sanitarie. I direttori sanitari   hanno seguito una formazione ben diversa dai laureati infermieri che hanno ricevuto una formazione altamente professionalizzante. Questa azienda non è dotata di alcun modello organizzativo, non è dotata di un’appropriata organizzazione in grado di distribuire il personale in rapporto alle complessità assistenziali infermieristiche e di oss. Il vertice strategico aziendale non ha contezza della gravissima carenza di infermieri e di oss.

Assistiamo a continui tagli di nastro e a continui fallimenti organizzativi, messi in campo da una direzione sanitaria aziendale che ignora totalmente quale debba essere la dotazione organica aziendale per garantire i LEA, per rispondere ai bisogni assistenziali della popolazione. La direzione sanitaria aziendale è inesistente, praticamente affidata a un’incompetente dello specifico professionale, impegnata  in una schizofrenica riallocazione degli infermieri, immaginando di risolvere, con questa soluzione, i problemi delle gravissime carenze di personale!

Abbiamo assistito alle mega inaugurazioni dei PP.SS. e del triage, che non hanno risolto il problema degli accessi inappropriati, ma hanno finito solo per determinare un aumento dei tempi di attesa per i pazienti. Al pronto soccorso vi sono file interminabili: si calcola che il tempo di attesa medio è di 6/8 ore! La Asl non è in grado di soddisfare le esigenze e i bisogni assistenziali dei pazienti perché non solo vi è carenza di personale, ma anche totale assenza di protocolli al passo con le procedure della gestione del rischio clinico, nonché assenza di una formazione continua. Le unità operative di Medicina sono al collasso e intanto il vertice strategico, pur di far piacere a De Luca, ha attivato anche l’emodinamica, senza prima provvedere ad assumere infermieri e senza alcun rispetto dei protocolli e delle procedure previste. Si sfrutta il servilismo di alcuni infermieri disposti a tutto pur di fare carriera.

L’ultimo taglio di nastro, presumiamo a scopo elettorale, ha riguardato la UOC di Urologia. Per 15 Pl sono in servizio 7 infermieri e un referente coordinatore. L’organizzazione prevede un infermiere a turno (turno in quinta), due infermieri in servizio h.6  e un operatore di supporto! Appare evidente a tutti l’impossibilità di garantire l’assistenza. Evidentemente ai sindaci poco importa sollevare queste criticità. Anche perché, quando devono ricoverare i propri cari, telefonano direttamente in ospedale e non sono costretti a fare le file, né a rispettare le liste di attesa in caso di ricoveri e interventi!

Caro Governatore, a questo punto ci sorge un dubbio: ma lei è a conoscenza di quanto accade alla ASL NA 2 Nord? Cose da brividi… ricorda? E adesso sono brividi davvero! Si lavora in condizioni pessime e nel mancato rispetto delle più elementari norme di tutela delle sicurezza e del benessere organizzativo dei lavoratori. Gli infermieri e gli oss sono obbligati a rispettare turni che confliggono con quanto normato dalla Legge n.161/2014.

Noi non siamo più disposti a subire. Diciamo basta. Chiediamo di lavorare con strumenti che consentano di tutelare gli esercenti la professione sanitaria e i pazienti, come previsto dalla Legge n. 24/2017 (Legge Gelli). Non svolgiamo mansioni ausiliarie al medico (Legge n. 42/99) e non intendiamo che la nostra professione venga diretta, organizzata e gestita dai medici! Chiediamo di lavorare nel reciproco rispetto delle specifiche competenze professionali!

L’ASL NA 2 Nord è precipitata in un baratro! Diciamo basta alle menzogne, basta alle inaugurazioni se prima l’azienda non provvede ad assumere personale infermieristico e oss. Diciamo basta allo sfruttamento, al demansionamento, alle vessazioni, allo stress correlato, alle intimidazioni.

E adesso puniteci tutti, perché siamo tutti Rossana Bianchi, perché noi confermiamo che Rossana ha solo detto la verità! Quella verità che il caro direttore D’Amore mai avrebbe voluto venisse fuori!

INFERMIERI e OSS ASL NA 2 NORD
Con orgoglio, fierezza e dignità

 

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