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Gaslini, mancano infermieri e anestesisti: rinviati ad autunno interventi per 50 bambini

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L’ospedale pediatrico Gaslini rinvia decine di interventi chirurgici programmati fra giugno e agosto per garantire al personale medico e infermieristico le ferie estive.

Assicurati nello stesso periodo solo le operazioni d’urgenza e gli interventi ai pazienti oncologici.

“Dopo avere prenotato l’intervento 4 mesi fa ci hanno telefonato a sei giorni dall’operazione per dirci del rinvio a settembre e ottobre spiegando che erano costretti a farlo perché non c’è personale sufficiente per usare le 10 sale operatorie: mancano anestesisti e infermieri.

Ci hanno detto che se vogliamo protestare possiamo rivolgerci alla direzione sanitaria. Forse hanno programmato male gli interventi?”, raccontano due mamme.

Il direttore sanitario Silvio Del Buono replica: “Siamo stati costretti a rinviare molti interventi programmati da giugno in poi e già tutti riprogrammati dopo il 24 settembre perché le procedure per assumere 8 anestesisti e 8 infermieri avviate da tempo stanno procedendo più lentamente di quanto previsto”.

Del Buono garantisce: “Assicuriamo però anche in estate tutti gli interventi urgenti e ai pazienti oncologici. Con le assunzioni riusciremo a garantire più interventi di quanti svolti sino ad oggi durante tutto l’arco dell’anno”.

Del Buono non dispone di cifre esatte in merito agli interventi rimandati, anche se le due mamme ipotizzano cifre molto elevate.

“Ci risulta che in un solo giorno sono stati riprogrammati 25 interventi. Quando abbiamo fissato l’appuntamento per l’operazione ci era stato detto che non era urgente ma andava fatto per evitare eventuali complicazioni. Ora ci dicono che dobbiamo aspettare tre o quattro mesi in più”.

Alcuni genitori avrebbero annullato la prenotazione rivolgendosi ad altri nosocomi o a strutture private per garantire gli interventi in tempi utili.

“Ho dato immediatamente incarico ad Alisa di convocare quanto prima la direzione strategica dell’Istituto Gaslini – commenta la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – Regione Liguria ha attivato tutti gli strumenti per sostenere l’Istituto Gaslini, aumentando di 1 milione di euro il tetto di spesa per il personale.

Sono state garantite in tempo utile tutte le deroghe per gli anestesisti. Per quanto riguarda gli infermieri sono in itinere le procedure del concorsone: su questo la direzione aziendale ha a sua disposizione tutti gli strumenti utili per far fronte a situazione estiva, ad esempio con assunzioni di personale a tempo determinato”.

“Come ogni anno – aggiunge l’assessore regionale alla Sanità – tutti gli ospedali, e quindi anche il Gaslini, riducono il numero di interventi programmati ma questo deve avvenire senza creare disagio alle famiglie, grazie ad una corretta programmazione che quest’anno, evidentemente, è mancata, forse perché – conclude la vicepresidente Viale – essendoci una direzione sanitaria in procinto di pensionamento, è mancata una visione d’insieme delle necessità”.

“In relazione alle notizie circa l’attività chirurgica presso l’Istituto Gaslini nel periodo giugno – settembre – informa il direttore sanitario Silvio Del Buono – si precisa che saranno effettuati circa 2300 interventi chirurgici tra programmabili ed urgenti in tutte le specialità.

E’ stato necessario rinviarne il 2% , circa 50 interventi chirurgici non urgenti e programmabili, rispetto alla normale attività chirurgica dei mesi invernali nei settori chirurgici, esclusi emato-oncologici, a causa del protrarsi delle acquisizioni di personale infermieristico già assunto con provvedimento del 20 Aprile scorso per 8 assunzioni di cui allo stato è stato possibile acquisire solo 2 unità ed il cui ulteriore reperimento è in corso .

Si precisa inoltre che gli interventi rinviati saranno effettuati nel minor tempo possibile ed in particolare si segnala che, proprio grazie a queste assunzioni di anestesisti ed infermieri, a partire dal 24 settembre p.v. l’attività chirurgica presso il Gaslini sarà potenziata anche rispetto al numero di circa 650 interventi chirurgici al mese” .

“La direzione strategica dell’stituto ha attivato da tempo un gruppo di lavoro multiprofessionale che monitora e ottimizza la programmazione delle attività delle sale operatorie al fine di mantenerle operative a pieno regime, e con la prospettiva di non ridurne l’attività neanche durante il periodo estivo.

Purtroppo alcune prerogative procedurali (ad esempio un mese di tempo per rispondere alla proposta di assunzione a tempo indeterminato) dilatano i tempi rispetto alla comune volontà di ottimizzare le risposte di prestazioni, andando prioritariamente incontro alle esigenze dei cittadini.

A fronte di 8 proposte di assunzione, al 30 maggio potevamo contare solo su 2 infermeri che hanno accettato, e già il giorno successivo abbiamo predisposto il provvedimento di assunzione di 5 infermieri interinali, nell’ attesa di riuscire ad assumere stabilmente quelli previsti attraverso la graduatoria già realizzata.

In questo modo stiamo cercando ogni possibile soluzione per assicurare nel più breve tempo possibile la maggior funzionalità delle attività delle sale operatorie” spiega il Direttore Generale Paolo Petralia.

“Il Gaslini è stato costretto a rinviare interventi chirurgici programmati in estate perché le procedure per le assunzioni sono partite tardi ma anche perché su 50 infermieri pediatrici in graduatoria per l’assunzione solo 2 hanno dato l’immediata disponibilità a lavorare da subito. Gli altri hanno rifiutato o chiesto tempo”. Lo rivela Sandro Alloisio, tecnico di laboratorio del Gaslini e responsabile Cgil Funzione pubblica dell’ospedale pediatrico.

“I tanti rifiuti degli infermieri sono giustificati dal fatto che negli ultimi anni dopo un’epoca in cui nessuno assumeva tante aziende sanitarie e ospedali italiani hanno avviato i bandi per reclutare nuovo personale infermieristico. Quelli che avevano presentato più domande scelgono la sede più vicina a casa. Molti infermieri pediatrici sono residenti al Sud e se possono non vengono al Gaslini”, spiega Alloisio.

Altra figura professionale mancante sarebbe quella degli anestesisti: “Ma questi specialisti purtroppo mancano da tempo in tutte le strutture sanitarie d’Italia” dice il sindacalista. “Comunque -conclude – non credo che gli interventi rinviati siano particolarmente numerosi, ma è anche vero che per anni, nonostante le nostre richieste per assumere il personale, c’è stato sempre detto che non c’erano fondi. Alla fine i nodi sono venuti al pettine”.

Simone Gussoni

Fonte: Repubblica

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