Uno studio pubblicato dall’università di Oxford ha dimostrato come una repentina perdita di peso nei soggetti di età superiore ai 60 anni deve rappresentare un importante campanello di allarme.
Secondo i ricercatori, almeno 10 tipologie di tumori fornirebbero questo “campanello di allarme”. Ad essere maggiormente interessati a tale manifestazione sarebbero i soggetti di sesso maschile.
Per gli uomini, in un caso su sette di calo ponderale, sarebbe presente una patologia neoplastica.
Lo studio è stato pubblicato dal British Journal of General Practice; almeno dieci tipologie di tumore presenterebbero questo effetto collaterale.
Nello studio sono state revisionate 25 ricerche precedenti sul tema, per un totale di 11 milioni di persone.
È emerso che tra i maschi over 60 che hanno perso peso repentinamente ed inspiegabilmente, il rischio di avere un cancro è del 14,2%, mentre tra le donne è del 6,7%.
La differenza è dovuta principalmente al fatto che i chili persi sono un indice di probabile tumore alla prostata.
Gli altri organi maggiormente colpiti sono il pancreas, le ovaie ed il colon retto, tra i quali sono presenti i principali “big killer”.
“La nostra ricerca indica che un’indagine coordinata su diversi siti del corpo può velocizzare la diagnosi in pazienti con perdita di peso – conclude lo studio -. Ora dobbiamo continuare la ricerca per capire la combinazione più appropriata di test e la quantità esatta di chili persi che deve preoccupare pazienti e medici”.
Simone Gussoni
Fonte: Ansa
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