È stato presentato dal presidente della Regione, Enrico Rossi, e dall’assessore alla Salute, Stefania Saccardi. Prevede ambulatori aperti anche la sera e al sabato.
Agende di prenotazione elettroniche e ambulatori aperti 12 ore al giorno, oltre che il sabato mattina, per abbattere le liste d’attesa in sanità. Sono le linee guida del piano varato dalla Regione Toscana per ridurre i tempi per le visite specialistiche e diagnostiche, tallone d’Achille della sanità toscana.
La delibera, appena approvata dalla Giunta, è stata presentata dal presidente della Regione, Enrico Rossi, e dall’assessore alla Salute, Stefania Saccardi. Per attuarla, sono stati stanziati 10 milioni di euro, con l’obbiettivo di garantire le sette visite specialistiche più richieste entro 15 giorni dalla richiesta e tutte le altre entro un massimo di due mesi.
“Verrà fatta un’intesa coi dipendenti della sanità – ha detto il presidente Rossi –, in modo che, se non si riescono a rispettare i tempi d’attesa, si ricorra a un’attività lavorativa aggiuntiva. Servizi, ospedali e ambulatori saranno aperti il pomeriggio o addirittura la sera, e poi il sabato. In questo modo vogliamo lavorare di più, pagando l’attività aggiuntiva dei dipendenti”.
Spetterà al direttore generale di ogni Asl quantificare (entro il 30 settembre) i volumi di prestazioni ordinarie e quelli aggiuntivi, per poi stipulare un accordo col proprio personale. Per particolari ambiti specialistici potrà scattare anche l’acquisizione di prestazioni dai professionisti in regime di intramoenia. Nel frattempo sarà creata un’agenda interamente online per le prenotazioni, e le “prime visite” avranno un iter diverso da quelle di tipo periodico, ad esempio per i pazienti cronici o per gli screening.
Queste ultime, infatti, non passeranno più dal Cup: alla conclusione di ogni controllo sarà lo stesso medico a fissare l’appuntamento successivo. Il Cup telefonico diventerà comunque residuale per tutti e sarà abbinato alla possibilità di fissare gli appuntamenti tramite il medico, già al momento della prescrizione, o ancora via web, cellulare o totem assistiti.
Ma quali saranno i tempi d’attesa? La delibera individua varie classi di priorità per le visite: “urgente”, da eseguire entro 72 ore; “breve”, da fare entro 10 giorni; “differibile”, da eseguire entro 30 o 60 giorni; “programmata”, per controlli periodici. Previsto anche l’accesso veloce, con la prestazione al momento stesso della domanda. Infine, per le sette visite specialistiche più richieste (cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedica e otorinolaringoiatrica), dovrà essere garantito un tempo d’attesa massimo di 15 giorni.
“I dati sul nostro sistema sanitario ci dicono che il 50% degli indicatori sono migliorati – ha detto l’assessore Saccardi –, ma il tema delle liste d’attesa esiste e abbiamo scelto di affrontarlo in modo più deciso. Siamo partiti già da tempo e abbiamo lavorato sull’organizzazione: prima per gli interventi chirurgici e adesso per la specialistica e la diagnostica”.
Entro la fine di novembre il nuovo piano anti-attese dovrà scattare in tutte le aziende sanitarie. Intanto si è insediato il Consiglio dei cittadini per la salute della Toscana. L’organismo, primo in Italia, permetterà ai cittadini di partecipare alla programmazione e al controllo dei servizi sanitari.
Fonte: www.lanazione.it
Lascia un commento