L’esperto: “In alcuni casi gli adolescenti scelgono di non usare il preservativo perché troppo costoso, ma sotto sotto c’è sempre una scarsa conoscenza del problema e dei rischi”
A Napoli, da qualche anno a questa parte, vi sarebbe “un aumento esponenziale” delle infezioni sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti. I motivi? L’ignoranza, la scarsa educazione sessuale in famiglia e a scuola, l’asintomaticità di molte infezioni (fatto che aumenta il rischio di contagiare altre persone) e la scarsa voglia di informarsi.
A lanciare l’allarme è Fabrizio Iacono, docente di urologia e andrologo dell’Azienda universitaria Federico II di Napoli, che ha spiegato a Il Mattino: “A preoccupare è il numero dei ragazzi (anche molto giovani) che hanno rapporti occasionali non protetti. In alcuni casi gli adolescenti scelgono di non usare il preservativo perché troppo costoso, ma sotto sotto c’è sempre una scarsa conoscenza del problema e dei rischi”.
E il preservativo, ad oggi, come sottolinea l’esperto, rimane “la sola protezione efficace”. Ma come convincere i nostri giovani a usarlo? “È bene che i ragazzi siano più informati sui rischi che si corrono, perché un errore lo si può pagare caro. Purtroppo oggi i modelli seguiti dai giovanissimi sembrano portare in tutt’altra direzione, per questo credo molto nel ruolo di noi medici, ma anche degli insegnanti e delle famiglie. È necessario stringere un’alleanza per la salute dei nostri ragazzi” sottolinea Iacono.
Il momento più propizio per le malattie veneree è senza dubbio l’estate, complici i rapporti occasionali, teenagers sprovveduti, senza né educazione (il 15-20%, addirittura, confonde la contraccezione con la prevenzione delle infezioni!) né freni, più facilità e voglia di ricorrere a sostanze stordenti come alcol e droghe in grado di liberare da qualsiasi inibizione, la voglia di divertirsi tipica del periodo e per ultimo… il caldo.
Nel mondo, ogni anno, sono quasi 215 milioni le persone che vengono colpite solo da Clamidia, Gonorrrea e Sifilide, patologie batteriche a trasmissione sessuale che possono causare (se non trattate adeguatamente con antibiotici mirati) infiammazioni pelviche, aborti spontanei, nascite pretermine e infertilità, sia maschile sia femminile.
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