Il ministro Grillo: “Tra i primi compiti che gli affiderò c’è quello di garantire a tutti i pazienti i trattamenti innovativi che la ricerca mette a disposizione”.
A meno di due mesi dalla pubblicazione dell’avviso per la manifestazione d’interesse per la carica del direttore generale di Aifa, si è concluso lo screening sui curricula degli esperti che hanno risposto alla richiesta.
Il nome che il ministro della Salute, Giulia Grillo, sottoporrà alla Conferenza Stato-Regioni è quello del dottor Luca Li Bassi, milanese, medico chirurgo esperto di management sanitario e sanità pubblica, con una lunga attività internazionale in materia di gestione e rimborsabilità dei farmaci, già tra i responsabili della spesa farmaceutica all’interno di Pharmac, l’agenzia neozelandese per le politiche del Farmaco, che corrisponde alla nostra Aifa. Li Bassi è stato anche responsabile delle spese di farmaci e presidi medici al Fondo Mondiale per la lotta all’Hiv, Tubercolosi e Malaria di Ginevra e ora responsabile presso l’Agenzia Iaea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) del gruppo di lavoro per l’implementazione della radioterapia e della medicina nucleare nei sistemi sanitari nazionali.
Il nome è stato individuato a seguito di una valutazione condotta anche col prezioso contributo di tre esperti internazionali, il professor Claudio Jommi, il dottor Roberto Cingolani e il britannico Sir Andrew Dillon, considerato dal Time tra le 25 personalità più influenti nel mondo bio-farmacologico e fondatore del Nice (National Institute for Health and Clinical Excellence). I consulenti, dopo un attento esame dei titoli, delle esperienze maturate e delle competenze raggiunte, attraverso una procedura “in blind” hanno suggerito al ministro la rosa con i nomi delle persone interessate più adatte al ruolo da ricoprire.
“Ho incontrato gli interessati potenzialmente idonei a ricoprire l’incarico – dichiara il ministro Grillo – e, al termine di questo importante passaggio, ho valutato che il profilo del dottor Li Bassi mettesse insieme l’esperienza manageriale, l’indipendenza, la competenza in ambito farmaceutico, le capacità indispensabili per favorire una seria riforma della governance del farmaco, tale da consentire la sostenibilità del sistema e il miglioramento dei servizi al cittadino. La scelta, operata in totale trasparenza di un esperto di livello internazionale, sganciato da vecchie logiche di appartenenza politica, è un primo segnale forte che io e il Governo intendiamo dare perché le nomine siano sempre più indipendenti. Mi prendo il merito di riportare in Italia un ‘cervello in fuga’. Tra i primi compiti che affiderò al nuovo dg c’è sicuramente quello di mettere l’Aifa in grado di garantire a tutti i pazienti i trattamenti innovativi che la ricerca mette a disposizione. Sono convinta che la gestione delle risorse destinate al sistema farmaceutico possa essere effettuato in modo decisamente più efficiente di quanto avvenuto finora e proprio per questo ho individuato un nuovo direttore generale”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.salute.gov.it
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