“Vince così la linea del ministro Giulia Grillo”, fanno sapere dal ministero della Salute.
Ennesimo dietrofront del Governo sul fronte vaccini. Di mercoledì la notizia di un emendamento da parte dei relatori di maggioranza al decreto Milleproroghe presentata presso le Commissioni competenti, Affari costituzionali e Bilancio, con il quale veniva soppresso il precedente emendamento Taverna approvato dal Senato, che “congelava” l’obbligo vaccinale per il prossimo anno scolastico. Dopo le polemiche scatenatesi, soprattutto sul fronte interno al M5S, sul dietrofront dell’esecutivo giallo-verde sul tema dell’obbligo vaccinale, ecco l’ennesimo colpo di scena. L’emendamento soppressivo di maggioranza 6.61 è stato ritirato.
Attenzione, però, la proposta Taverna verrà in ogni caso cassata. L’emendamento 6.65, come annunciano fonti interne alla maggioranza, verrà sostituito con una nuova proposta di modifica che punterà a prorogare per l’anno scolastico 2018/2019 l’autocertificazione, così come prevista dalla legge Lorenzin. L’obiettivo, in sostanza, è quello di riuscire a dare forza di legge alla circolare Grillo-Bussetti, pubblicata nei mesi scorsi. Entro il 10 marzo occorrerà poi dimostrare le vaccinazioni effettuate. Sempre dal Governo fanno poi sapere che “l’obbligo vaccinale non è mai stato messo in discussione”.
“Vince così la linea del ministro Giulia Grillo”, fanno inoltre sapere dal ministero della Salute, sottolineando che in realtà “quest’ultima norma è stata studiata nei corridoi del Miur e del ministero della Salute, e non è altro che un completamento politico e giuridico e un rafforzamento di quanto stabilito in precedenza, perché quando sarà approvata e diventerà legge ci sarà anche la condivisione del Parlamento”. Quindi circolare ed emendamento vanno nella stessa direzione. “Si è capito anche – chiariscono ancora dal ministero – qual è l’orientamento della maggioranza sul fronte vaccinale, cioè pro-vax”.
Redazione Nurse Times
Fonti: www.quotidianosanita.it – Agi
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