Di seguito riceviamo e pubblichiamo un caso, non isolato ma raro, di buona Sanità, integrazione multiprofessionale trai diversi professionisti della salute e spiccata buona volontà del paziente: LA STORIA DI PASQUALE
Pasquale è un ragazzo lucano, che vive in un piccolo paese in provincia di Potenza (Genzano di Lucania).
Tutto ebbe inizio circa 3 anni fa, il 29/09/2013, quando Pasquale, appena diciottenne, subisce un bruttissimo incidente d’auto in paese.
L’auto si capovolge più volte su se stessa con dinamica maggiore. L’arrivo dei soccorsi è stato tempestivo con equipaggio formato da Infermiere ed Autista della PTS del posto ed il medico di continuità assitenziale che sopraggiunge con medesima tempistica.
Pasquale, unico sinistrato dell’incidente, a seguito dell’impatto del suo veicolo subiva gravi danni neurologici con impossibilità nei movimenti degli arti superiori ed inferiori, rimanendo altresì bloccato nel veicolo. Le operazioni di estricazione dall’abitacolo e di trasporto presso il centro specialistico di assistenza più vicino, il San Carlo di Potenza. Le indagini strumentali permettevano di accertare la presenza di una grave lesione a livello cervicale che ne comprometteva funzioni vitali e di autonomia quotidiane: si opta per il trasferimento di Pasquale in terapia intensiva per l’assistenza del caso.
In Unità di terapia intensiva Pasquale soggiornerà per 22 giorni, dopodiché si traferirà in un centro di elevata specialzzazione e riabilitazione neuro-motoria delle Marche.
Il suo risveglio dal coma avviene dopo ben 7 mesi!
Inizia il percorso di riabilitazione funzionale e di ripresa delle attività elementari, seguito costantemente da personale altamente qualificato.
La determinazione di Pasquale e il suo impegno rendono risultati strabilianti, contro ogni statistica e bollettino medico dispensato nei mesi addietro.
Spasmi muscolari, rigidità poliarticolare e muscolare diffusa a seguito del danno midollare a livello cervicale vengono col tempo e con le attività di riabilitazione minimizzati dall’inserimento di un infusore a pompa intratecale che prevedeva costante di antispastico (Baclofene) .
Le numerose strategie messe in campo dal personale che lo aveva preso in carico e l’impegno attivo di Pasquale, gli permetteranno di alzarsi definitivamente dal letto riacquistando totalmente autonomia e motilità degli arti superiori ed arti inferiori.
La battaglia di Pasquale continuerà in terra lucana in altra struttura di riabilitazione. Purtroppo subito dopo subisce un altro dramma: la perdita della madre. Famiglia, amici e tenacia gli permetteranno giorno dopo giorno di recuperare appieno l’autonomia.
Oggi Pasquale è un ragazzo autonomo, conduce una vita regolare: ha ripreso ad allenarsi in palestra, ha una attiva vita sociale, ama il buon cibo e le belle ragazze, ed è un gran logorroico, con un perenne sorriso sulle labbra di chi ha vinto contro la malattia.
Pasquale è una fonte d’ispirazione ed un esempio di vita da seguire per tutti. Soprattutto quando crediamo di affondare nei nostri problemi, considerandoli irrisolvibili.
Gennaro De Filippis, Infermiere 118
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