Il percorso, però, potrebbe essere lungo per via di alcuni ostacoli normativi.
“Siamo favorevoli alla nascita della nuova Agenzia per l’emergenza urgenza della Regione Puglia, soprattutto perché consentirebbe di stabilizzare soccorritori e operatori laici del 118 che lavorano quotidianamente al nostro fianco con professionalità e dedizione e che nel sistema attuale non sono adeguatamente tutelati. Il 118 in Puglia è tra i migliori in Italia. Solo nella provincia di Bari-Bat vengono gestite 111.648 emergenze all’anno, con il trattamento a domicilio del 31% dei pazienti. È un servizio che funziona”. Così Nicola Gaballo, segretario regionale Fimmg Puglia – Area 118.
L’iter legislativo per la nascita dell’Areu, però, potrebbe rivelarsi lungo e tortuoso a causa di alcuni ostacoli normaivi. Si pensi, per esempio, alle modalità di trasferimento del personale in convenzione e al nuovo assetto delle centrali operative: aspetti tecnici che la Regione ha demandato ai regolamenti attuativi. Ecco la ricetta di Gaballo per evitare che tali difficoltà rallentino il processo di stabilizzazione degli operatori: “La Regione proceda subito all’assunzione dei soccorritori, affrontando le difficoltà legate alla posizione contrattuale dei medici in convenzione nei tavoli istituzionali di confronto già calendarizzati. In questo modo non si rischia di ritardare la stabilizzazione degli operatori. La nascita dell’Areu sarà un percorso lungo, da affrontare necessariamente per gradi. Partiamo quindi col tutelare chi, all’interno del sistema, ha ora una posizione lavorativa più esposta a zone grigie. L’importante è che il sistema del 118, che al momento funziona e non è tra le urgenze sanitarie pugliesi, nel nuovo assetto assicuri condizioni migliori di lavoro agli operatori e continui a garantire standard qualitativi di assistenza elevati”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Fimmg.Bari.it
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