Un’assunzione costante di acido acetilsalicilico avrebbe un ruolo fondamentale nella prevenzione di numerosi tipi di tumore, primo su tutto quello del colon-retto.
Tale ipotesi era già in passato sostenuta dai dati ottenuti in molte ricerche. Da oggi, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha definitivamente riconosciuto l’efficacia di quella che molti pazienti conoscono semplicemente con il nome commerciale di “Aspirina”.
L’Italia è il primo paese al mondo a riconoscere ufficialmente le proprietà preventive addizionali per i pazienti già in trattamento per la prevenzione di patologie cardiovascolari.
Questo importante risultato sarebbe stato ottenuto grazie all’elaborazione dei dati ottenuti da due meta-analisi.
La prima ha preso in considerazione 4 studi nei quali sono stati arruolati complessivamente 14.033 pazienti trattati con acido acetilsalicilico per la prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria.
Trascorsi circa 5 anni dalla data di primo utilizzo, l’acido acetilsalicilico a basse dosi (da 75 mg fino a 300 mg/die) ha ridotto di quasi il 40% l’incidenza del cancro del colon-retto.
In una seconda meta-analisi sono stati presi in considerazione complessivamente 6 studi in prevenzione primaria rivolti a 35.535 persone ad elevato rischio cardiovascolare, che hanno assunto acido acetilsalicilico (a basse dosi, 75-100 mg/die). È stata evidenziata una riduzione dell’incidenza complessiva di cancro del 24% a partire dal quarto anno di trattamento.
Nel 2016, l’azienda farmaceutica Bayer ha presentato domanda di variazione all’Aifa per estendere l’indicazione terapeutica di aspirina, includendo la prevenzione primaria del cancro al colon-retto come beneficio ulteriore nei soggetti eleggibili alla prevenzione cardiovascolare a lungo termine.
Il dosaggio e la posologia proposti per la prevenzione del cancro al colon-retto restano invariati rispetto a quanto attualmente autorizzato per la prevenzione cardiovascolare.
Il profilo di sicurezza del farmaco rimane identico con la nuova indicazione. Il rapporto beneficio-rischio e il profilo costo-efficacia risultano invece migliorati.
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