Una sola giornata di sciopero dei medici ha causato il rinvio di oltre 40.000 interventi chirurgici, rinviati a data da destinarsi.
È stato sufficiente un solo giorno di astensione dal lavoro, con adesioni che hanno raggiunto il 90% dei camici bianchi per generare gravissimi disservizi.
Molti medici hanno scioperato per una causa giusta, indipendentemente dal loro colore, per manifestare il loro dissenso verso chi governa il servizio sanitario.
“Manifestiamo il nostro dissenso verso chi ha trovato soldi per alzare gli stipendi dei manager, alzare gli stipendi dei parlamentari; quelli per finanziare gli aerei da guerra e qualsiasi campagna demagoga-populista. Li hanno sempre trovati, dicevo. Tranne quelli per finanziare il rinnovo di un contratto – quello della sanità – fermo dal 2007. Undici anni”, spiega M. M. chirurgo ortopedico.
“Facciamo due conti? – prosegue poi il medico.
Stipendio netto di un medico ospedaliero italiano: 2300 euro. Il più basso d’Europa, e di molto.
Valore di dodici ore di reperibilità notturna: 12 euro.
Se durante la reperibilità notturna vengo chiamato in servizio per salvare una vita: sette euro netti l’ora.
Straordinari: (38 ore settimanali, in media ne facciamo tutti almeno 42-46 per coprire i turni) non pagati.
Ferie non godute (in media tutti almeno 15 giorni l’anno) : non pagate.
Porto il mio sostegno morale a chi sciopera. Io non lo farò. E non perché non sia d’accordo. Con un singolo giorno di sciopero non si ottiene nulla e il giorno dopo si lavora il doppio.
Quando nella sanità inizierà lo sciopero ad oltranza, e vedrete che otterremo in quattro giorni ciò che giustamente chiediamo da anni, parteciperò anche io.
E ricordate TUTTI: non finanziare il SSN non significa che se ne fregano dei medici e degli infermieri. Significa che non gliene frega nulla della vostra salute.”
Quali potrebbero essere le conseguenze di uno sciopero ad oltranza in grado di coinvolgere il 90% di medici, infermieri e operatori sociosanitari? Può essere davvero questo il modo per ottenere un miglioramento delle nostre condizioni lavorative?
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