Mariotti avrebbe ottenuto il sostegno di molte categorie professionali livornesi, dai dipendenti ai libero professionali, passando per i convenzionati e perfino i dentisti.

 

A nessuno piacerebbe  il piano dell’Asl riguardante la riorganizzazione del 118 che prevede ambulanze senza medico e con il solo infermiere a bordo più una sola automedica in giro su e giù per la città.

 

Mariotti punterebbe il dito verso quanto accaduto a Firenze:

 

«Vediamo come controparte non tanto l’Asl, che non fa altro che eseguire gli ordini, ma la Regione Toscana – spiega -, avevo elogiato recentemente sul Tirreno il fatto che la Toscana è sempre stata in cima all’efficienza da quando è stato istituito il Sistema sanitario nazionale. Ma da un po’ di tempo non consultano più nemmeno a livello informativo gli operatori del settore, specialmente in una categoria come la sanità che è di vitale importanza per tutti».

 

Sul piano di rimodulazione del 118 Mariotti è tranchant:

 

«Non c’è più concertazione, vanno per conto loro e mi meraviglia, perché nel caso del 118 non è questione di risparmio. Qui si tratta di fare proprio ipotesi sbagliate. Noi non siamo contro la figura professionale degli infermieri, anzi riteniamo che medico e infermiere insieme abbiano un valore aggiunto, ma non sono interscambiabili.

 

Sono due figure che devono lavorare insieme, che necessitano di affiatamento che si raggiunge dopo anni di collaborazione. Ma è impensabile trovarci in situazioni in cui l’infermiere dovrà chiedere telefonicamente il permesso al medico di fare o meno l’eparina. Siamo preoccupatissimi e continuiamo a sostenere che non è una lotta di professioni ma di competenze».