Nuovo allarme all’ospedale partenopeo, dove non sono bastati trenta interventi di disinfestazione. Stavolta gli insetti hanno fatto breccia nel reparto di Chirurgia generale.
Ancora formiche in corsia al San Giovanni Bosco di Napoli. Stavolta sono state trovate al terzo piano, nel reparto di Chirurgia generale, dal quale i pazienti sono stati prontamente spostati in altre stanze per effettuare le operazioni di disinfestazione. Lo ha reso noto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità, al quale è stata recapitata l’ennesima video-segnalazione.
Ma le formiche sono state avvistate di nuovo anche in Rianimazione: su cuscini e lenzuola, nella stessa sala invasa una settimana fa. Un allarme, quest’ultimo, consistito in tre o quattro formiche, viste aggirarsi su un letto e su un paziente, senza un apparente collegamento con una via di entrata che, questa volta (a differenza dell’altra), non è stato possibile individuare. Formiche esploratrici materializzatesi dal nulla, forse cadute dal soffitto, dove ci sono le griglie dei pannelli della controsoffittatura.
La segnalazione è stata protocollata e firmata dal personale di turno (medici e infermieri, intervenuti prontamente per eliminare gli insetti) e consegnata al primario del reparto, che deve averne dato notizia alla direzione sanitaria. E tutti la pensano allo stesso modo. Medici, infermieri, operatori, opinione pubblica e soprattutto pazienti vedono un ospedale dato continuamente in pasto alle cronache non per atti sanitari o per procedure cliniche, ma per la perdurante infestazione di questi piccoli imenotteri, che in pieno inverno continuano a scorrazzare nel presidio ospedaliero, tenendo sotto scacco l’intera sanità campana. In barba alle indagini delle autorità sanitarie e giudiziarie, e sotto il naso delle commissioni di tecnici e igienisti.
Se trenta disinfestazioni non sono bastate, se gli svariati interventi di pulizia e di riparazione edilizia interna ed esterna ancora in corso non sono serviti, è segno che qualcosa non va. Ora i dubbi e le perplessità sollevate dal manager della Asl Napoli 1, Mario Forienza, che è stato anche ascoltato in Procura e che aveva parlato di motivi scatenanti difficilmente controllabili (ricordando che durante i periodi estivi nel 2017 e nel 2018 non erano arrivate segnalazioni, mentre da novembre scorso sono stati segnalati diversi casi), si fanno più pressanti.
Cosa c’è dietro questa storia delle formiche? «Una vicenda che sembra non trovare fine – dice il consigliere Borrelli –. Abbiamo avvertito i vertici della Asl e chiediamo alle autorità giudiziarie e a quelle ispettive interne di velocizzare i tempi, per capire se questo fenomeno sia dovuto a un problema strutturale dell’ospedale, a una cattiva gestione delle ditte di pulizia».
Anche il governatore Vincenzo De Luca ha più volte parlato di uno «sceneggiato a puntate», continuando a considerare poco credibile che a gennaio, e sotto zero, possa arrivare una formica viva da qualche parte: «Andiamo avanti con i controlli per cercare di capire. L’appalto per le pulizie è in corso e va avanti. Si cancellerà il sistema per cui le imprese lavorano in ospedale senza gare pubbliche». E a tal proposito è al lavoro la Commissione per l’attribuzione del servizio di pulizia. Un rinnovo che mancava all’appello dal 2004. La conclusione è attesa per la fine del prossimo febbraio. Di certo le modalità e i tempi con cui le formiche compaiono in ospedale e le difficoltà nell’individuare e sterminare i nidi invocano ora soluzioni rapide e definitive.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Mattino
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