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Il mistero degli infermieri pulitori si infittisce: quali straordinari devono essere pagati?

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Osp. di Paola, tra le incongruenze spunta il sospetto degli straordinari:”Ho visto infermieri chinati a terra con lo straccio, per togliere le macchie di vernice dal pavimento”
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Sempre più confusione sulla questione degli infermieri di Paola che si sono dedicati alle pulizie, a dispetto del codice deontologico

Infatti mentre il consigliere comunale della città Graziano di Natale ha più volte scritto e, in una diretta su Facebook, asserito di aver visto personalmente gli infermieri che si dedicavano alle pulizie delle sale operatorie, il presidente dell’OPI di Cosenza Fausto Sposato  ha prontamente (forse con eccessiva tempestività) smentito il politico.

È evidente che il Di Natale, come si legge dai diversi post pubblici corredati da foto, si stia prodigando per il nosocomio paolano tanto da frequentarlo assiduamente per accertarsi dello stato di lavori di messa a norma delle sale operatorie e addirittura (e soprattutto) riconoscere gli infermieri nei diversi ruoli, tra questi i “ferristi” che lui tanto tiene a ringraziare pubblicamente, essendo con onore al loro fianco quotidianamente per migliorare le condizioni dell’ospedale.

Di contro il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cosenza ha asserito (nel giro di pochissime ore) quanto segue:

“Perché si vuole stravolgere la realtà e parlare addirittura di pulizie nelle corsie e sostituzioni delle imprese che svolgono pienamente il loro lavoro?”.

Indubbiamente l’eccessiva fretta nel “contattare gli infermieri del luogo”, essendo “supportato da tutto il direttivo” e quindi contattarne i componenti, contattare un giornale online e pubblicare la smentita, non gli ha lasciato il tempo di leggere attentamente ed ascoltare le dichiarazione del consigliere Di Natale, che non parla dei reparti ma di pulizia delle sale operatorie a conclusione dei lavori di messa a norma (imposti dopo un sopralluogo dei NAS).

Insomma dove stia la verità lo sanno solo i colleghi infermieri e le numerose persone presenti ai lavori di pulizia. E probabilmente anche il consigliere comunale che vuole invitare all’interno della sala comunale per conferire loro un premio.

Ma anche il sindacato infermieristico Nursind è intervenuto sulla vicenda:

“Leggere di Infermieri che meritano di essere premiati fa sempre piacere, – hanno dichiarato Buonfiglio e Marrari – salvo poi apprendere che il motivo per cui si intende attribuire il riconoscimento non è strettamente legato alla professione. Come NurSind, applaudiamo per l’impegno di tutti i dipendenti che volontariamente e quotidianamente si prodigano per erogare l’assistenza ai cittadini. Ovviamente rimane il dubbio circa il ruolo professionale specifico dei dipendenti destinatari delle lodi per il contributo fornito al ripristino di alcuni locali dell’Ospedale di Paola”.

“La grande umanità e lo spirito di abnegazione che contraddistingue gli Infermieri – proseguono – non deve sfociare in atti di demansionamento volontari o richiesti. Tutti devono rendersi conto che gli Infermieri sono Professionisti Sanitari iscritti all’Ordine e che come tali devono essere rispettati. D’altronde l’art. 44 del Codice Deontologico recita “L’infermiere tutela il decoro personale ed il proprio nome.

Salvaguarda il prestigio della professione ed esercita con onestà l’attività professionale”, per cui è necessaria una maggiore attenzione nell’uso del sostantivo “Infermiere” da parte di tutti a tutela di una professione che conta in Italia circa 450.000 professionisti. Inoltre come NurSind non vorremmo registrare azioni tendenti a demansionare gli Infermieri che invece vanno valorizzati se si vogliono migliorare i deludenti risultati del Sistema Sanitario Calabrese che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti”.

“Auspichiamo infine – concludono Buonfiglio e Marrari –  un intervento a tutela dell’immagine degli Infermieri da parte dell’OPI di Cosenza che siamo sicuri non tarderà ad arrivare. Noi come NurSind rimarremo vigili e pronti a scendere in campo per difendere i diritti e l’immagine degli Infermieri”.

Le parole dello stesso Di Natale, il quale ha chiesto che vengano pagati gli straordinari dei dipendenti che, egli stesso conosce personalmente, essendo impegnato al loro fianco quotidianamente nel miglioramento delle condizioni dell’ospedale del paese, farebbero insorgere ulteriori incertezze.

Di quali straordinari starebbe parlando il Di Natale? Sicuramente non potrebbe parlare dello straordinario di sale operatorie che risultano già chiuse da diverse settimane. 

Forse questo personale è stato impegnato per coprire i turni in altri reparti nei quali spesso viene svolto lavoro in regime di straordinario?

Ben venga che un cittadino politico si impegni al fianco degli operatori sanitari. Ben venga che ci si prodighi affinché le strutture riaprano per poter garantire un’adeguata assistenza agli utenti. Occorre però mantenere alta la dignità professionale degli operatori, senza agire a loro discapito.

Simone Gussoni

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