Nessun insulto razziale nei confronti del giovane paziente ivoriano Souleymane Rachidi sarebbe stato proferito dall’infermiera accusata. (Leggi articolo)
Queste sono le conclusioni tratte in seguito all’indagine interna che si è svolta nel nosocomio campano.
Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” è quanto emerge, precisa il Direttore Generale della AOU di Salerno, dall’esito dell’indagine interna effettuata presso l’Ospedale Fucito di Mercato San Severino a seguito del video pubblicato sui social.
“E’ stato ascoltato tutto il personale del Pronto Soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, nonché soggetti esterni presenti al momento del fatto” – continua il Direttore Generale – “gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dalle persone presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”.
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