Nell’indagine figurano 27 persone: 18 sono dirigenti medici, 3 infermieri e 6 amministrativi.
Risultava in servizio all’ospedale di Sessa Aurunca (Caserta), in realtà era andato via in anticipo per raggiungere il comitato Festa di San Donato, patrono di Carinola, dove doveva prendere accordi per i solenni festeggiamenti in programma di lì a qualche mese: è solo uno degli episodi di assenteismo contestati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Ferdinando Pasquariello, dirigente medico di Anestesia in servizio nel reparto di Rianimazione.
L’inchiesta vede coinvolti numerosi professionisti non solo dell’ospedale San Rocco, ma anche del Policlinico della “Federico II”: Olimpia Antonietta Di Bella e Luigi Mascolo. Tra i medici, secondo gli inquirenti, c’era un patto per “coprirsi” a vicenda. Uno scenario che i carabinieri hanno ricostruito con intercettazioni e telecamere, al termine di indagini avviate nel febbraio 2017.
Notificati 18 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria ad altrettanti indagati, 14 dei quali medici. Contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, false attestazioni, che riguardano soprattutto i medici, e singole ipotesi di truffa. In totale, nell’indagine figurano 27 indagati, 18 dei quali dirigenti medici, 3 infermieri e 6 amministrativi. Tra i professionisti coinvolti, l’attuale sindaco di Francolise, Gaetano Tessitore, anestesista del San Rocco.
Dopo la notifica dei provvedimenti, l’ospedale è stato posto sotto sequestro dai carabinieri del Nas, che hanno riscontrato carenze strutturali, funzionali e organizzative e la mancanza della prevista autorizzazione all’esercizio della struttura, fattispecie che comporta la denuncia del rappresentante legale (in questo caso il direttore generale dell’Asl di Caserta, Mario De Biasio). Quest’ultimo, intervenendo sull’indagine, ha affermato: «L’Asl sarà inflessibile con chi ha sbagliato. Non appena avremo le carte della Procura, applicheremo, se ci sono le condizioni, la legge Madia sul licenziamento immediato degli assenteisti».
La Direzione regionale per la Tutela della salute, appresa la notizia del sequestro dell’ospedale, ha disposto immediatamente “una visita ispettiva regionale per individuare eventuali responsabilità, la qualità dell’assistenza offerta nel nosocomio e garantire la regolare presa in carico dei pazienti, senza interruzione delle prestazioni ai cittadini”.
Dalle carte dell’indagine, in particolare dalle intercettazioni, emergono poi imbarazzanti colloqui. «Qua, o ci arrestano a tutti quanti, o stiamo tutti in grazia di Dio. Tanto, come si dice, chi è senza peccato scagli la prima pietra». Così dicono al telefono due dirigenti medici del San Rocco, captati dai carabinieri. Frasi che, secondo gli inquirenti, dimostrano “il clima di illiceità presente all’interno delle strutture oggetto dell’indagine” e “la spregiudicatezza con cui venivano poste in essere le condotte criminose”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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