Le intercettazioni svelano anche un altro sistema per assumere, suggerito dal dg dell’Azienda ospedaliera di Perugia: “Prendiamo gli interinali”.
Come azzerare le liste d’attesa al Pronto soccorso? “Stacchiamo l’aria condizionata, ché vanno via tutti”. Emilio Duca (foto), direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, “scherza” – è il verbo che utilizzano i finanzieri – sulle code al reparto di Emergenza e urgenza. L’intercettazione allegata all’inchiesta è del 13 luglio scorso. All’ospedale fa caldo. Duca è “captato” a pranzo in un hotel di Perugia insieme al direttore amministrativo Maurizio Valorosi e a un altro uomo non meglio identificato.
Non ci sono fattispecie penali inserite nella richiesta di custodia ai domiciliari. Lo spaccato che forniscono è tuttavia illuminante sul modo in cui è concepita l’assistenza e su come si fa carriera all’ospedale. I tre parlano della gestione del Cup e delle liste d’attesa, commentano alcuni post su Facebook. Poi Duca propone la vera soluzione per abbattere i tempi di attesa: “Pigliamo una ventina di interinali”. Perché il vero punto è la stabilizzazione dei precari. Per il dg è il modo migliore “per assumere”. Senza fare il concorso, ed evitando anche di taroccare le prove. Il lavoratore – medico o infermiere – entra in servizio, poi i concorsi si faranno. “Con calma”.
L’emergenza delle liste d’attesa può essere quindi una buona opportunità per “stabilizzare”. Valorosi e Duca sanno già di essere indagati per il concorso sulle categorie protette, nell’inchiesta sulla sanità che vede coinvolte 35 persone, tra cui la presidente dimissionaria della Regione, Catiuscia Marini, l’ex segretario Pd, Gianpiero Bocci, l’ex assessore alla Salute, Luca Barberini, oltre a medici, funzionari pubblici e sindacalisti. Sono le 14:26. I tre sono a fine pranzo.
Duca: “II contratto t’a lui come tocca farglielo?”.
Valorosi: “Due anni, dopo poi il concorso lo faremo. Con calma”.
Uomo: “Ma una domanda, manco…”.
Duca: “No, ma tanto dopo arriva la stabilizzazione”.
Valorosi: “Ma poi per la stabilizzazione…” (ride).
Duca: “Tocca fa’ come ha fatto Oriundi (bestem- mia)!”.
Uomo: “Io no so manco…”.
Duca: “Oh! Sai quanto n’amo (ne abbiamo, ndr) messi noi? Allora, il primo giro l’ho fatte tutte io perché semo (siamo, ndr) arrivati. Il primo giro di stabilizzazioni l’ho fatto anche sempre quello io quando so’ arrivato. Abbiamo incominciato da voi, ma ne amo (abbiamo, ndr) stabilizzato, quant’erano? 35, mi sa, a quel giro?”.
Valorosi: “Di medici!”.
Duca: “Eh?”.
Valorosi: “Dopo ci sono quell’altri! (…) Una trentacinquina quaranta…”.
Valorosi: “35”.
Duca: “Adesso n’emo (ne abbiamo, ndr) stabilizzato 110. Praticamente amo (abbiamo, ndr) assunto dentro all’Azienda 150 persone senza fargli i concorsi!”.
Uomo: “Eh?”.
Duca: “È fatto un colloquietto con me, e adesso (bestemmia) c’hanno sequestrato tutta la documentazione delle categorie protette perché c’intercettavano!”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere dell’Umbria
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