Un’infermiera ed un operatore socio assistenziale hanno salvato la vita di un 75enne che si era gettato nel fiume che attraversa Alcamo, probabilmente per togliersi la vita.
I due professionisti, dopo aver assistito alla scena, hanno immediatamente contattato la centrale operativa del 118, rimboccandoci le maniche per cercare di salvare l’anziano alla morte.
“Te la senti? Allora andiamo, forza”.
Queste sono state le parole che l’infermiera ha rivolto all’OSS, prima che i due si togliessero i vestiti e si lanciassero nel fiume San Bartolomeo, riuscendo a riportare l’uomo sulla terraferma.
Il fatto è accaduto il 25 aprile, i suoi “angeli custodi” erano ignari del perché l’uomo avesse tentato l’estremo gesto. Rossella e Salvo, di fronte alla tragedia che stava per consumarsi, si sono resi conto che non c’era tempo da perdere. Non appena hanno visto l’uomo cadere in acqua hanno subito raggiunto la sponda del canale percorrendo una stradina sterrata. Era possibile scorgere solamente la testa del 75enne a pelo d’acqua.
I due professionisti hanno immediatamente compreso come ogni secondo perso potesse risultare fatale. Occorreva subito agire e portare in salvo l’uomo.
L’operatore socio assistenziale, ha afferrato l’anziano, ormai incosciente e senza polso. Lo ha trascinato a riva con l’aiuto dell’infermiera. E’ stata lei stessa ad effettuare le prime manovre rianimatorie necessarie per liberargli le vie aeree che si erano riempite d’acqua. Poco dopo è intervenuto anche Enrico Perricone, presidente di Belice Soccorso Onlus.
A quel punto sono arrivati anche i sanitari del 118 e i vigili del fuoco e alcuni agenti di polizia chiamati per riportare sulla strada il 75enne in vista del viaggio verso l’ospedale di Alcamo.
I due “eroi per un giorno”, ascoltati poi dai carabinieri, si sono incontrati con i familiari dell’uomo che tra le lacrime li hanno ringraziati per quello che avevano fatto.
Fonte: PalermoToday
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