Un enorme giro di lavoro nero è stato smascherato dagli uomini della Guardia di Finanza di Susa. Ad essere coinvolti nei loschi affari erano numerosi autisti, soccorritori ed infermieri che, sulla carta sarebbero stati semplici volontari spinti a fare del bene dal loro buon cuore, mentre in realtà erano dei veri e propri lavoratori pagati in nero.
A finire nella bufera è stata la pubblica assistenza Croce Bianca Valsusina con sede in via Formazione Stellina a San Giuliano di Susa.
Una maximulta di 214.000 euro è stata inflitta al presidente della presunta associazione di volontariato dai militari della Guardia di Finanza. Come mostrato dalle intercettazioni video andate in onda anche nel corso della trasmissione Nemo su Rai 2, quello che avrebbe dovuto essere volontariato era in realtà una vera e propria attività di lavoro dipendente con turni strutturati per 32 soccorritori e infermieri, pagati 30 euro al giorno.
“Vere e proprie attività lucrative, quelle riscontate dagli investigatori delle Fiamme Gialle, sicuramente non indirizzate al perseguimento delle finalità di carattere sociale a cui l’ente è preposto”, spiegano i finanzieri.”
I reati contestate alle norme del settore no-profit sono molteplici e, secondo gli investigatori, si sarebbero protratti almeno dal 2013. Contestata anche l’evasione contributiva, previdenziale e assicurativa.
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