La consigliera referente di Nursing Up Abruzzo, Patrizia Bianchi, dopo l’incontro che si è tenuto ieri nella sede della Regione Abruzzo tra l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì ed una delegazione di infermieri
L’incontro volto a presentare all’assessore le istanze della categoria professionale che dal 6 Maggio si è mobilitata per dire no al demansionamento degli infermieri e per denunciare le criticità che si registrano nelle Asl Abruzzesi. All’esponenete regionale la delegazione ha consegnato un documento nel quale si spiegano le ragioni della mobilitazione.
“In effetti in regione, a causa della penuria decennale di infermieri e di personale di supporto – si legge nella nota del Nursing Up – la professione infermieristica è stata molto penalizzata: esternalizzando la gestione di professionisti a cooperative e opportunisti, non realizzando concorsi, ne’ assumendo personale di supporto”.
La referente del sindacato infermieristico ha consegnato un documento nel quale si spiegano le ragioni della mobilitazione.
“Ovviamente il professionista infermiere – continua Bianchi – ha dovuto ottemperare a tutte le attività, anche le più umili, per non penalizzare il paziente. Nursing Up ora ha detto basta a queste logiche miopi di risparmio che non permette all’infermiere di svolgere il suo mandato principale!”
L’assessore ha accolto la richiesta di farsi portavoce per gli infermieri presso la giunta regionale affinché si possa attuare un tavolo tecnico risolutivo.
“Staremo a vedere. Nel frattempo organizzeremo presidi e assemblee in tutte le aziende x raccogliere testimonianze in merito. Altra grande forma di demansionamento la mancata stabilizzazione di precari storici per meri cavilli amministrativi” conclude la referente del Nursing Up.
Redazione NurseTimes
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