Un nuovo incredibile episodio di violenza è stato denunciato dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”.
“Vogliamo il camice antiproiettile!”
Così titola il post apparso poche ore fa sulla pagina Facebook ufficiale del gruppo dicm professionisti che si batte per la tutela del personale addetto all’emergenza sanitaria.
“Stanotte all’ospedale dei Pellegrini di Napoli verso le ore 2,30 veniva portato in pronto soccorso una persona attinta da colpi d arma da fuoco agli arti inferiori ebbene dopo pochi attimi una persona con casco integrale scavalcando La sbarra dell entrata principale entrava nel pronto soccorso sparando sette colpi all’ impazzata sfiorando gli astanti e la guardia particolare giurata in servizio.”
La dinamica dell’incredibile episodio, che ha esposto al pericolo di morte i pazienti presenti, i loro accompagnatori ed il personale medico ed infermieristico presente, è stata ricostruita sulla base delle testimonianze e delle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Un giovane di 22 anni originario dell’Arenella, è stato preso di mira a piazzetta Matilde Serao.
«Alcuni “amici” della persona attinta hanno trasportato “alla buona” il ferito al Vecchio Pellegrini…».
Sono stati proprio loro il bersaglio del sicario che, con l’intenzione di colpirli, avrebbe aperto ripetutamente il fuoco nel DEA.
I giovani sono stati colpiti da alcuni proiettili ma, anziché farsi curare dal personale sanitario intervenuto in loro aiuto, hanno preferito darsi alla fuga.
Fortunatamente non si sono registrati feriti tra il personale sanitario ne tra i pazienti e accompagnatori presenti.
“Il Presidente nazionale associazione nazionale guardie particolari giurate Giuseppe Alviti ancora una volta invoca la massima sicurezza incrementando con le forze dell ordine la presenza di legalità presso i nosocomi di frontiera dove esistono pronto soccorso.”
L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate “ afferma con fermezza che tale notizia dipinge le condizioni di estrema pericolosità nelle quali lavora il personale sanitario ed il personale di vigilanza.”
Il post si conclude con un’amara riflessione:
«Una volta si diceva: “non sparate sulla croce rossa”. Ma pare che certi individui non hanno rispetto nemmeno di chi li cura!»
Sul posto sono intervenute le volanti della Polizia di Stato e successivamente i colleghi della scientifica, per i rilevamenti del caso.
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