Proponiamo di seguito una nota stampa a cura del segretario regionale del sindacato, Nino Accorinti.
Non vi è dubbio che la presenza di medico e infermiere, con le loro integrate e sinergiche competenze, producano la massima assistenza al cittadino che necessita di interventi in condizioni di emergenza. Questo paradigma è essenziale per un soccorso avanzato di emergenza-urgenza, per cui quanto affermato sulla stampa dal direttore del Dipartimento interaziendale Area Centro, Talesa, che difende una sua recente disposizione di servizio per il territorio dell’Asp di Catanzaro secondo cui il medico e l’autista dovrebbero garantire il servizio ove sia assente l’infermiere e viceversa l’infermiere e l’autista dovrebbero garantire il servizio ove sia assente il medico, è inaccettabile.
Né si può giustificare la disposizione affermando che le ambulanze, così costituite, non vengono inviate dalla centrale operativa per i codici rossi. Infatti, considerando la carente collaborazione di chi richiede il soccorso e il possibile difetto di interpretazione dell’elemento sintomatologico, l’emergenza può essere sottovalutata, per cui i codici di gravità possono non corrispondere all’entità delle reali condizioni cliniche del paziente. La disposizione, soprattutto se temporanea, espone i cittadini a potenziali rischi per la salute e i soccorritori a potenziali rischi nello svolgimento della propria attività professionale, non essendo l’organizzazione in questione oggetto di specifica regolamentazione e/o di specifici protocolli operativi, principalmente in presenza di alcune patologie tempo-dipendenti.
Il costante sviluppo del sistema di soccorso sanitario impone la necessità di intervenire sulla materia in modo organico, perseguendo la migliore programmazione sia organizzativa sia nella gestione delle risorse umane. Infatti appare alquanto insolito che nello stesso periodo estivo siano assenti contemporaneamente dal servizio, per malattie o altro, 34 operatori dell’emergenza territoriale, mettendo così a dura prova gli altri che con abnegazione e disponibilità garantiscono il diritto alla salute dei cittadini.
La Cisl Medici ribadisce la necessità di un tavolo tecnico di confronto con il commissario ad acta per la Sanità, Cotticelli, per poter affrontare tutte le problematiche dell’emergenza-urgenza, della carenza di medici e a quelle organizzative. E ancora necessita trattare le tematiche normative, come il passaggio alla dipendenza dei medici che hanno i requisiti e la trasformazione della convenzione a tempo indeterminato, quelle retributive e contrattuali, superando il vecchio ed ambiguo accordo regionale che ha creato e crea tante incoerenze e controversie. Il Suem 118 è un servizio sanitario importante e complesso a un passo dal collasso. Non c’è più tempo da perdere!
Redazione Nurse Times
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