Il delicato intervento è stato eseguito da Stefano Pirrelli, primario di Chirurgia vascolare dell’ospedale “Carlo Poma”.
Deve la vita a più donatori multiorgano e alla professionalità dei chirurghi vascolari dell’ospedale “Carlo Poma” di Mantova. Una donna mantovana di 78 anni non finirà mai di ringraziare chi, pochi giorni fa, le ha fatto il regalo più grande: pezzi di tessuto di aorta che, trapiantati nel suo corpo, le consentiranno di continuare a vivere una vita normale. Il complesso e delicato intervento è stato eseguito dal primario di Chirurgia vascolare, Stefano Pirrelli.
È il primo caso di trapianto di aorta da donatori da quando il “Poma” è stato autorizzato dalla Regione come centro trapianti di tessuti. L’intervento è durato più di cinque ore è vi hanno preso parte anche specialisti del centro trasfusionale e della rianimazione con le rispettive squadre di infermieri. Il tutto sotto il coordinamento della direzione sanitaria di presidio, presieduta dalla dottoressa Consuelo Basili. La paziente trapiantata, che ha brillantemente superato l’operazione, è già stata dimessa e trasferita in un centro di riabilitazione.
Tutto ha avuto inizio una ventina di giorni fa, quando la pensionata ha accusato febbre alta causata da un’endocardite batterica. La donna, quattro anni fa, aveva subito un impianto di protesi vascolare a causa di un episodio ischemico. I sanitari del “Poma” hanno subito individuato il motivo dei suoi disturbi improvvisi: infezione alla protesi aortica. Immediato il ricovero nel reparto di Chirurgia vascolare per bloccare l’infezione attraverso una dose massiccia di antibiotici. Ma dopo alcuni giorni di terapia il problema non è stato risolto. Così l’unica strada percorribile era rappresentata dal trapianto.
La direzione sanitaria si è immediatamente rivolta alla banca dei tessuti dell’ospedale cardiologico “Monzino” di Milano, al quale sono stati richiesti tessuti di lunghezza e calibro adeguati. Dopo pochissimi giorni, un’auto attrezzata è partita da Mantova per andare a prelevare parti di aorta congelate, donate da più donatori multiorgano. Le varie parti di tessuti arrivate al “Poma” sono state composte in un’aorta di circa sessanta centimetri di lunghezza, poi trapiantata alla pensionata dopo l’asportazione della protesi infetta. A pochissimi giorni dal delicato intervento, i segni dell’infezione sono scomparsi e la paziente è tornata in reparto, dopo aver trascorso alcune ore nella sezione della rianimazione post-operatoria. Poi il trasferimento in reparto e successivamente l’invio in un centro di riabilitazione di Mantova.
Il dottor Pirrelli, 54 anni, origini pugliesi ma tra piantato a Pavia per 25 anni, è stato nominato nuovo primario della Chirurgia vascolare del “Carlo Poma” nell’aprile del 2018, dopo aver guidato il reparto come incaricato per circa un anno. Con il suo arrivo a Mantova l’ospedale è volato al top, grazie a una tecnica mininvasiva all’avanguardia che consente di trattare gli aneurismi dell’aorta toracoaddominale. La struttura mantovana è infatti diventato uno dei centri di riferimento a livello nazionale per la chirurgia aortica endovascolare.
Redazione Nurse Times
Fonte: Gazzetta di Mantova
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